Exit poll, l’Irlanda dice ‘Sì’ alla legalizzazione dell’aborto

Dublino – Svolta storica in Irlanda, chiama al voto per esprimersi sulla legalizzazione dell’aborto. Secondo gli exit poll, il 68 per cento dei cittadini avrebbero detto ‘Sì’ all’abrogazione dell’ottavo emendamento della Costituzione (che vieta l’interruzione volontaria di gravidanza in ogni sua forma).

Secondo le proiezioni diffuse a seggi chiusi dalla tv pubblica Rte, e condotto su un campione rappresentativo di 3000 elettori, i contrari sono pari al 32 per cento. I risultati ufficiali definitivi sono attesi nella mattinata di sabato.

L’ottavo emendamento della Costituzione irlandese, ad oggi, è una delle leggi più restrittive in Europa sul’aborto.

La proposta del referendum si deve al Premier Leo Varadkar, leader del partito di centrodestra Fine Gael, eletto nel giugno 2017, che aveva definito l’attuale legge “troppo restrittiva”.

Nei giorni scorsi Varadkar aveva lanciato un ultimo appello ai cittadini prima del voto: “Mettiamo fine ai viaggi all’estero di tante donne cogliendo l’opportunità per cambiare questa legge”.

L’aborto in Irlanda è illegale e punibile con quattordici anni di carcere, se non nel caso in cui la donna incinta sia a rischio concreto di vita.

Una modifica, introdotta nel 2013, ribattezzata “Protection of Life Pregnancy Bill“, ha incluso tra le situazioni di rischio anche la minaccia di suicidio e il disagio psichico della donna.

Un cambiamento dovuto al caso, divenuto di rilievo internazionale, di una donna di origine indiana incinta, la dentista Savita Halappanavar, morta per setticemia dopo che le era stata negata dai medici di abortire.

Il voto, svoltosi venerdì 25 maggio 2018, si è svolto a tre anni dalla legalizzazione, tramite referendum, del matrimonio tra persone dello stesso sesso.