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Di Maio rottama il Jobs act e annuncia il ‘Decreto dignità’

14 giugno 2018 | 21:12
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Di Maio rottama il Jobs act e annuncia il ‘Decreto dignità’

Via il redditometro, no a delocalizzazioni e spot sul gioco d’azzardo, il Ministro del Lavoro: “L’era della martirizzazione degli imprenditori è finita”

Roma – “Il primo decreto che farò come ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico si chiamerà Decreto Dignità e servirà solo ed esclusivamente per ristabilire i diritti sociali dei cittadini”.

E’ l’annuncio fatto ai microfoni di Rtl dal Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio. Quattro i punti fondamentali:

1- Imprese
“Per le imprese elimineremo lo spesometro, redditometro e studi di settore. L’era della martirizzazione degli imprenditori è finita. Ora gli imprenditori avranno lo Stato dalla loro parte”.

2- Delocalizzazioni
“Disincentivare le delocalizzazioni: chi prende fondi pubblici non può andare all’estero. Se lo Stato ti dà una mano il lavoro lo devi creare in Italia e devi dare lavoro ben retribuito e tutelato ai lavoratori italiani”.

3- Lotta alla precarietà 
“Il Jobs Act è andato nella direzione dell’eliminazione di diritti e tutele, noi faremo esattamente l’opposto”.

4- Stop alla pubblicità del gioco d’azzardo
“La ludopatia è ormai una piaga che ha segnato profondamente migliaia di famiglie italiane e intendiamo sanarla in maniera risoluta. Così come è vietata la pubblicità delle sigarette, sarà vietata quella del gioco d’azzardo. Entrambi nuociono gravemente alla salute dei cittadini”.

Per il vicepremier, questi quattro punti sono “fondamentali per ristabilire un principio che in questi anni è stato calpestato: il cittadino al centro”.

Arriva il #DecretoDignitàhttps://t.co/ryRSglmeoipic.twitter.com/05z2AJ5UQ8

— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 14 giugno 2018

Di Maio rilancia poi il reddito di cittadinanza a partire dal 2019, che sarà inserito, a parere del Ministro, già nella legge di bilancio di quest’anno.

Il Ministro parla poi del taglio dei vitalizi: “Le pensioni d’oro è uno di quei provvedimenti che vogliamo portare a casa il prima possibile”.

E spiega: “Stiamo per approvare il taglio ai vitalizi degli ex parlamentari, iniziamo da un atto interno alla Camera e poi trasferiamo lo stesso principio per le pensioni sopra i 5.000 euro netti per tutti coloro che non hanno versato i contributi ma hanno una pensione d’oro e quindi devono avere un a pensione per i contributi che hanno versato”.

Risponde poi a Salvini, che nella giornata di ieri aveva detto la sua circa la proposta di eliminare il tetto all’uso del contantelanciata dallo stesso Ministro dell’Interno: “Nel contratto questo punto non c’è, lavoriamo su altri fronti: per esempio quello che vivono tanti commercianti in Italia, nel pagamento elettronico, dobbiamo eliminargli i costi”.

(Il Faro online)