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Ardea, Edelvais Ludovici, ‘lettera aperta al Sindaco Mario Savarese per chiedere le sue dimissioni’

Il Consigliere di Opposizione scrive al Sindaco di scusarsi pubblicamente con i cittadini per averli offesi e denigrati più volte attraverso i media televisivi e della carta stampata

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Ardea- Pubblichiamo di seguito la lettera aperta scritta dal Consigliere Comunale di Opposizione, la Dott.ssa Edelvais Ludovici e indirizzata al primo cittadino, Mario Savarese.

Il Consigliere rimprovera al Sindaco di insultare e denigrare, ripetutamente, i cittadini di Ardea, mentre, questi ultimi meriterebbero ben altri trattamenti. A fronte di ciò, la Dott.ssa Ludovici, chiede le scuse pubbliche da parte del Sindaco nei confronti dei cittadini e affonda il colpo, chiedendo le sue dimissioni.

La Lettera

Gentile Sindaco,
dai giornali si apprende la mancanza di rispetto che Lei ha nei confronti dei cittadini di Ardea. E’ doveroso da cittadina e poi da consigliere comunale in quanto rappresentante di una comunità che Lei non si deve permettere di denigrare la comunità che rappresenta. Tanti cittadini come me amano questo paese e
sicuramente vogliono solo il meglio per esso. Nessun cittadino vuole la morte del centro storico e tanto meno la morte del paese inteso come comunità.

La sua dichiarazione che sulla rocca sono rimaste solo pompe funebri ci rammarica e ci rattrista. Lei dice che: “siamo persone radicate che a causa della nostra mentalità vogliamo la morte del centro storico”, invece no, vogliamo mantenere la nostra cultura e la nostra storia, abbiamo un senso di appartenenza, difendiamo le nostre tradizioni, come un vero popolo e con una vera identità. La nostra non è una “mentalità vecchia in tutto e per tutto” come Lei la definisce.

Tutti i cittadini vogliono guardare al futuro. Lei non ci deve definire e non si può permettere, di definirci “morti”. Le rammento che questi luoghi sono stati bonificati dai nostri avi che si sono ammalati di malaria per dare un volto dignitoso a questo territorio. Non gli è concesso dire: “Ad Ardea pensiamo ai morti e non ai vivi”. Questa struggente frase ci fa capire come Lei provi astio nei confronti dei cittadini di Ardea. Sono veramente delusa. Pensiamo ai morti perché la nostra tradizione, i nostri avi, la nostra cultura religiosa questo ci insegna.

Ardea ha molti simboli, storici e di antiche civiltà che fanno parte della nostra storia e della storia antica di questo paese, che i nostri ragazzi studiano sui banchi di scuola. La storia non si cancella e tanto meno si cambia. La mentalità vecchia è di taluni individui che non hanno origini. Dichiara: “Siamo gente attaccata a tradizioni antiquate” siamo fieri di avere delle tradizioni, siamo fieri di appartenere ad una comunità, amiamo la nostra terra, terra di conquista, di valori, di culto, di vita e di speranza. E’ inaccettabile quello che Lei dichiara sui giornali, è denigratorio per una comunità che difende il territorio amato.

Un buon Sindaco deve chiedere SCUSA alla comunità che rappresenta e che lo ha sostenuto in campagna elettorale proclamando la sua vittoria, al centro storico di Ardea con il 70% dei consensi. Lei deve essere garante di una comunità cercando di mantenere, usi e consuetudini del luogo, ma soprattutto deve essere garante del rispetto dei cittadini, rispettandoli in primis come persone.

Sig. Sindaco le chiedo gentilmente di non nominare più i cittadini di Ardea o perlomeno coloro che si ritengono appartenenti a questa comunità. Ci ha definito evasori, abusivi, mafiosi ed ora ci dice che ad Ardea “pensiamo solo ai morti e non ai vivi e siamo gente attaccata a tradizioni antiquate. Stessa cosa in una trasmissione televisiva ha definito Ardea “Area 51”.

Ora basta siamo stanchi di ricevere insulti e stanchi di essere denigrati dal primo cittadino. E’ ora di smetterla, ci porti rispetto siamo delle persone e non siamo marziani come Lei già ci ha definito. Ora faccia un comunicato stampa e CHIEDA SCUSA a tutti i cittadini di Ardea. Dopo aver chiesto le sue scuse, consegni le sue DIMISSIONI, perché non ci meritiamo questo.

Un primo cittadino non può denigrare la sua comunità, ma la deve rappresentare con orgoglio, LEI NON CI MERITA.

Grazie
Consigliere Dott.ssa EDELVAIS Ludovici

(Il Faro on line)

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