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Fiumicino, lo strano caso dell’opposizione a doppio binario

18 luglio 2018 | 10:46
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Fiumicino, lo strano caso dell’opposizione a doppio binario

Muro contro muro tra i banchi della minoranza: casus belli la carica di vicepresidente del Consiglio comunale.

Fiumicino – “Se ci togliete questa rappresentanza per cambiali politiche assunte in campagna elettorale, ne prenderemo atto con dispiacere”. A parlare è Mario Baccini, nell’intervento che ha tenuto durante la prima seduta del Consiglio comunale di Fiumicino. Materia del contendere: l’elezione alla carica di vicepresidente dell’assise cittadina.

Non ha usato giri di parole Baccini per commentare la candidatura di Federica Poggio, presentata da Vincenzo D’Intino, come rappresentante dell’opposizione, ma è andato dritto al punto: “Se vogliamo parlare di politica con lo stesso linguaggio dei cittadini, bisogna sottolineare che questa candidatura, basata sulla motivazione che così abbiamo una presidente del Nord del Comune e una vicepresidente del Sud, appare limitata.

Diciamo piuttosto che questa candidatura è frutto di un accordo politico, un accordo legittimo. Noi oggi prendiamo atto che c’è un accordo organico tra un parte di alcuni gruppi della destra storica di questo paese e una parte della maggioranza.

“Noi – ha proseguito Baccini – stiamo votando un rappresentante che non rappresenta la vera opposizione di questa città. Noi chiediamo al consiglio comunale di rispettare l’opposizione autentica e chiedo alla maggioranza di non votare i candidati dell’opposizione. Lasciateli votare a noi, oppure siate liberi di votare chi volete, votate senza vincoli pre-elettorali, senza accordi sotto banco, alla luce del sole“.

Come già aveva fatto durante la campagna elettorale, Baccini ha denunciato senza mezzi termini la presenza di un ipotetico accordo di cartello tra la maggioranza e una parte dell’opposizione, e ha presentato la candidatura a vicepresidente di Roberto Severini, una figura che – a detta dell’ex candidato sindaco – “meglio rispecchia il verdetto delle urne”.

Immediata è stata la replica dei rappresentanti della Lega. A parlare, per tutti, Stefano Costa, che ha rispedito al mittente le illazioni fatte. “Stiamo all’opposizione – ha ribattuto Costa – faremo opposizione. Abbiamo fatto la nostra campagna elettorale, tanti elettori ci hanno dato il voto. Abbiamo fatto un percorso coerente dell’inizio alla fine. Lungi da noi il pensiero di accordi o di cambiali politiche”.

Ma le parole del consigliere Costa non hanno convinto Baccini che ha rincarato la dose: “Bisogna fare chiarezza su questa opposizione e su questa maggioranza che si allea con una parte della destra”.

Muro contro muro quindi tra i banchi della minoranza, che si presenta divisa fin dall’inizio di questa consiliatura. Dopo cinque anni in cui l’opposizione è stata per lo più evanescente, ora ci ritroviamo addirittura con due opposizione che promettono battaglia. Bisognerà vedere se quest’ultima sarà rivolta al governo di centrosinistra, con azioni coordinate, oppure se la diatriba intestina all’alveo di centrodestra spianerà la strada al Montino bis che potrà contare su una serie di voti, ora dell’una ora dell’altra parte, che pur di farsi dispetto faranno passare le delibere proposte.