Scontrino omofobo, a Roma ristorante offende coppia gay

21 luglio 2018 | 17:45
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Scontrino omofobo, a Roma ristorante offende coppia gay

Il Campidoglio: “Fatto gravissimo”. I gestori del locale licenziano il cameriere e chiedono scusa. Le associazioni Lgbt: “Revocare la licenza”

Roma – Al momento del conto si sono visti dare dal cameriere uno scontrino omofobo che, oltre al prezzo, riportava la frase “froci si”. Una coppia gay romana ha denunciato l’episodio alla Gay Help Line che gli ha offerto anche supporto legale.

I due si erano recati giovedì scorso nel ristorante “Locanda Rigatoni”, vicino Piazza San Giovanni, per cenare. La coppia era andata per passare una serata tranquilla e hanno ordinato dei primi, chiedendo di sostituire del pecorino con del parmigiano. Alla fine della cena, quando è arrivato lo scontrino, hanno trovato scritto sullo scontrino: “Pecorino NO Frocio SI”.

I ragazzi hanno fanno notare al cameriere che tale scritta non era divertente, ma il cameriere ridendo ha spiegato che era stato un errore del computer. Il ragazzo ha fatto presente che l’atteggiamento del cameriere era infantile ed insultante.

A quel punto è intervenuta la proprietaria, ribadendo che era stato un problema del computer, cercando di minimizzare. Solo dopo 30 minuti di discussione la proprietaria, senza mai chiedere scusa, ha detto che non avrebbe fatto pagare il conto. Come se non bastasse il cameriere è tornato lamentandosi con i ragazzi “per avere fatto una brutta figura con gli altri clienti”.

“Quanto accaduto al ristorante ‘Locanda Rigatoni’ è un fatto molto grave – dichiara Fabrizio Marrazzo responsabile Gay Help Line e portavoce Gay Center – purtroppo ogni anno riceviamo oltre 20.000 contatti al nostro servizio, per episodi di omofobia, e molti di questi episodi sono visti come divertenti dagli aggressori anche in casi di violenza. Quanto accaduto non ha nulla di divertente. Non è accettabile che una coppia gay non possa andare in un ristorante nel centro della Capitale senza venire offesa e rovinarsi la serata”.

Richiediamo alla Sindaca Raggi di revocare la licenza al ristorante e valutare anche le sanzioni da adottare. I ristoranti sono dei locali con licenza pubblica e pertanto azioni discriminatorie non possono essere consentite. Inoltre, invitiamo sin da subito tutti i cittadini e turisti a boicottare tale ristorante”, conclude.  Nel frattempo, sul web è partita l’azione di “boicottaggio civile” contro il ristorante.

Il Campidoglio: “Episodio gravissimo”

Gravissimo l’episodio di omofobia denunciato da Gay Center, che ha raccolto la testimonianza di due clienti di un ristorante in zona San Giovanni. Condanniamo apertamente ogni forma di discriminazione e scherno lesive di dignità e libertà personali”.

A dichiararlo, in una nota congiunta, Carlo Cafarotti, assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale e Flavia Marzano, assessore alla Roma Semplice.

“Quanto al contesto in cui si sono consumate le offese, ricordiamo che Roma è, e rimarrà, Capitale dell’inclusione e dell’accoglienza, tanto da aver istituito proprio per i professionisti che lavorano con il pubblico – ristoratori, albergatori, tassisti – corsi formativi incentrati sul ‘galateo dell’accoglienza’. Saranno avviate in ogni caso le opportune verifiche, anche a seguito dell’eventuale denuncia. Esprimiamo solidarietà ai due ragazzi vittime dell’ignoranza. Episodi simili offendono tutta la città“, concludono.

Licenziato il cameriere

Siamo molto dispiaciuti per quanto è accaduto, questa mattina il cameriere è stato subito licenziato“. A parlare è la proprietaria del ristorante ‘Locanda Rigatoni’. “Non siamo un locale di persone omofobe – ribadisce la proprietaria – mi spiace che questo episodio debba infangare il nostro nome“. Il giovane cameriere, poco più che ventenne, lavorava saltuariamente in quel locale, solo nei giorni con più prenotazioni.

Il Gay Center: “Raggi revochi licenza, è legge”

“La sindaca Raggi revochi la licenza a quel locale. I ristoranti sono dei locali con licenza pubblica e pertanto azioni discriminatorie non possono essere consentite”. A parlare è Fabrizio Marrazzo, responsabile Gay Help Line e portavoce Gay Center, che commenta così la vicenda dello scontrino omofobo, ricordando un episodio a Roma avvenuto nel 2012 dove ad un locale fu sospesa la licenza per aver esposto un cartello con una scritta.

Era la prima volta che quei due ragazzi, di 21 anni, uscivano in pubblico come coppia. E probabilmente gli hanno rifilato quello scontrino solo perché si sono sfiorati le mani. Non è accettabile – prosegue Marrazzo – che una coppia gay non possa andare in un ristorante nel centro della Capitale senza venire offesa e vedersi rovinare la serata. Richiediamo alla Sindaca Raggi di revocare la licenza al ristorante e valutare anche le sanzioni da adottare“.

Mi associo alla richiesta del portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo, che chiede la revoca della licenza alla Locanda Rigatoni e mi coordinerò con la nostra Sindaca Virginia Raggi, l’assessore al Commercio Carlo Cafarotti e il Presidente della commissione capitolina per il Commercio affinché questo grave episodio non resti impunito”.

Lo afferma la senatrice M5S Alessandra Maiorino. “Il Movimento Cinque Stelle – aggiunge la vice presidente del gruppo M5S Senato – si batte da sempre per difendere i diritti di tutti, tutelare la libertà di scelta e promuovere il rispetto per le diversità che ci caratterizzano”.

Abbiamo sempre chiesto maggiore tutela di coloro che subiscono pregiudizi, discriminazioni e violenze, come è stato recentemente ribadito anche dal Sottosegretario alle Pari Opportunità, Vincenzo Spadafora. Non intendiamo arretrare di un centimetro. Roma è una capitale europea. Non possiamo tollerare gesti di arretratezza culturale ed intimidazione“.

(Il Faro online)