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Ondate di calore, in Italia i decessi triplicheranno entro il 2080

31 luglio 2018 | 20:01
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Ondate di calore, in Italia i decessi triplicheranno entro il 2080

Lo prevede il modello descritto sulla rivista Plos Medicine e basato sui dati raccolti in 412 comunità in 20 Paesi

Roma – Le ondate di calore sono destinare a fare sempre più vittime: in Italia, dove durante le ondate di calore la mortalità aumenta del 30-40%, le morti in eccesso dovute a questi fenomeni climatici potrebbero triplicare nei prossimi decenni.

Lo prevede il modello descritto sulla rivista Plos Medicine e basato sui dati raccolti in 412 comunità in 20 Paesi nel periodo tra 2031 e 2080. “Il modello da noi sviluppato è utile per quantificare le differenze geografiche degli impatti del cambiamento climatico e per capire quale possa essere il guadagno in salute legato a politiche di contenimento delle emissioni e adattamento ai rischi delle ondate di calore”, ha detto all’Ansa Antonio Gasparrini, della London School of Hygiene & Tropical Medicine e coautore della ricerca.

Più volte, finora, si è previsto che le ondate di calore potranno diventare più frequenti, intense e prolungate, ha osservato l’esperto, ma finora il loro impatto sulla mortalità non era mai stato calcolato su scala globale. Lo studio che affronta per la prima volta queste stime ha considerato diversi scenari di cambiamento climatico e di capacità di adattamento delle popolazioni, considerando anche la crescita demografica.

“I risultati principali – ha rilevato Gsparrini – indicano un aumento significativo delle morti, in particolare in scenari di aumento incontrollato delle emissioni di gas serra”. Tuttavia, ha aggiunto, “la buona notizia è che l’aumento delle morti sarebbe uniformemente molto più contenuto in scenari in cui si implementino strategie di contenimento delle emissioni”, in linea con i target di aumento massimo della temperature globali fissati nell’accordo di Parigi.

“In Italia, assumendo un crescita demografica media, le morti in più legate alle ondate di calore nel 2031-2080 – rispetto al 1971-2020 – potrebbero triplicarsi (+208%) nello scenario più estremo (nessun controllo delle emissioni); oppure potrebbero aumentare del 64% nello scenario più ottimista (controllo rigido delle emissioni)”.

La situazione è peggiore in Australia, dove città come Sidney, Melbourne e Brisbane le morti da ondate di calore potranno aumentare fino a sei volte. Questi dati, ha concluso Gasparrini, indicano che è possibile agire per limitare i danni futuri alla salute, se ci si sforza a più livelli di ridurre le emissioni.

(fonte Ansa)