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Cronaca Locale
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Sfruttava i suoi connazionali in modo disumano, in manette un imprenditore indiano a Terracina

15 agosto 2018 | 12:36
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Sfruttava i suoi connazionali in modo disumano, in manette un imprenditore indiano a Terracina
Sfruttava i suoi connazionali in modo disumano, in manette un imprenditore indiano a Terracina
Sfruttava i suoi connazionali in modo disumano, in manette un imprenditore indiano a Terracina
Sfruttava i suoi connazionali in modo disumano, in manette un imprenditore indiano a Terracina

I braccianti costretti a dormire all’interno di bivacchi di fortuna, in condizioni di assoluto degrado e privi di qualsiasi requisito igienico sanitario.

Terracina – La Polizia di Stato poichè il tema della legalità e del rispetto delle regole assume un’importanza fondamentale anche nel settore agricolo, che costituisce nel territorio pontino un elemento essenziale di sviluppo dell’economia, prosegue nell’attività di contrasto allo sfruttamento dei lavoratori agricoli attraverso la lotta al caporalato ed allo sfruttamento del lavoro in agricoltura.

Nella giornata odierna gli Agenti della Squadra Mobile e del Commissariato Distaccato di P.S. di Fondi hanno tratto in arresto in flagranza di reato un imprenditore agricolo, nato in India il 13 aprile 1984, responsabile di sfruttamento del lavoro avendo impiegato manodopera in condizioni degradanti e in stato di bisogno, nonché di ricettazione e detenzione di una pistola.

L’odierno arrestato, titolare dell’azienda agricola denominata Hargun Sirat ubicata nel comune di Terracina, località Barchi, insieme a un socio, nato in India il 01.09.1988, costringeva i suoi connazionali a prestare la propria opera in condizioni disumane, con retribuzioni irrisorie.

È stato inoltre accertato che i malcapitati braccianti agricoli erano costretti a dormire all’interno di bivacchi di fortuna, in condizioni di assoluto degrado e privi di qualsiasi requisito igienico sanitario.

Nel corso delle investigazioni, all’interno di una fatiscente struttura in muratura utilizzata come dormitorio, sotto il letto, gli operatori della Polizia di Stato hanno rinvenuto una pistolasemiautomatica a salve marca Kimar modello lady K calibro 8mm, con la canna appositamente annerita in maniera tale da apparire vera. Ancora, all’interno di un condizionatore d’aria, è stata rinvenuta una  pistola marca Beretta modello 38 special, provvista di quattro cartucce e risultata provento di furto perpetrato a Roma il 13 novembre 2017.

Il rinvenimento di tali armi conferma la continua azione intimidatrice esercitata dai proprietari/aguzzini nei confronti dei propri connazionali, completamente soggiogati. Analoga misura non è stato possibile eseguire nei confronti dell’altro titolare dell’azienda, giacché attualmente fuori dal territorio nazionale.

L’arrestato è stato condotto presso queste camere di sicurezza, in attesa di udienza di convalida ed eventuale giudizio direttissimo innanzi al Tribunale di Latina, in programma domani mattina.