Miasmi nella zona dell’ex Enaoli, Rifondazione comunista Formia: “Bisogna intervenire subito”

30 agosto 2018 | 20:00
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Miasmi nella zona dell’ex Enaoli, Rifondazione comunista Formia: “Bisogna intervenire subito”

Torna la preoccupazione tra i residenti della zona dell’ex Enaoli. Sul caso dei miasmi interviene anche il Partito della Rifondazione comunista.

Formia – La storia si ripete e, purtroppo, non in positivo. Domenica, infatti, la zona vicina all’ex Enaoli veniva investita da un odore nauseabondo, come già era accaduto nel 2012, rendendo l’aria irrespirabile.

Sulla questione è intervenuto, ancora una volta, il Circolo “Enzo Simeone” del Partito Rifondazione Comunista cittadino che, sul proprio sito, scrive: “La presenza nell’aria di odori molesti non è una novità per la periferia orientale della città di Formia. Proprio noi denunciammo la cosa nel lontano agosto 2012, quando allarmati dal nauseabondo odore che infestava il quartiere di Gianola, soprattutto nelle ore serali, chiedemmo conto all’amministrazione comunale del problema. Allora era in carica l’amministrazione targata centrodestra. Ripetemmo la denuncia nel dicembre 2012 poiché nauseabondo odore continuava a impregnare l’area del quartiere orientale della nostra città.

Due le ipotesi che formulammo allora: una riguardava la possibilità che la puzza provenisse dal depuratore gestito da Acqualatina, che aveva subito, agli inizi del 2011, due sversamenti di liquami lungo la strada nel quartiere avvenuto nel gennaio del 2011, con i relativi problemi igienico-sanitario. L’altra, invece, è che provenissero dal centro comunale di raccolta rifiuti urbani, il cui funzionamento è stato consentito per tutto il 2011 da una doppia proroga a firma dell’allora sindaco Michele Forte.

Ma non bastava, perché nel 2017 un gruppo di cittadini – residenti nei dintorni della zona – scrissero alla Procura della Repubblica di Cassino e al Nucleo tutela ambientale dei carabinieri, ma anche all’Arpa Lazio e all’Asl di Formia per chiedere un intervento a causa di “odori nauseabondi provenienti dal depuratore”.

Oggi – continuano gli esponenti del Circolo- possiamo dire con certezza – anche grazie a delle indagine olfattive più accurate – che i cattivi odori provengono proprio dal Centro di raccolta rifiuti (Ex Enaoli).

La cosa più grave però è che sono passati oltre cinque anni dalle nostre denunce e nessun intervento è stato messo in campo per eliminare definitivamente il problema.

Chiediamo, quindi, alla nuova amministrazione comunale di dare un forte segnale di discontinuità rispetto al passato che, in soldoni, significa intervenire prontamente, affinché vengano presi i provvedimenti del caso e venga risolta definitivamente la questione, che non va assolutamente sottovalutata, perché ricordiamo chiama in causa direttamente la tutela della salute delle persone.

D’altronde, il sindaco è anche autorità sanitaria locale. In questa veste, ai sensi dell’art. 32 della legge n. 833/1978 e dell’art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998, può anche emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica. E crediamo- conclude la nota- proprio che questa lo sia.”

(Il Faro on line)