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Papa Francesco rimuove il vescovo accusato violenza sessuale su una suora

21 settembre 2018 | 01:43
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Papa Francesco rimuove il vescovo accusato violenza sessuale su una suora

Designato il successore mentre proseguono gli interrogatori

Città del Vaticano – Papa Francesco ha sollevato momentaneamente dall’incarico mons. Franco Mulakkal, il vescovo di Jalandhar, accusato da una suora di ripetute violenze sessuali. Lo ha annunciato il card. Oswald Gracias, capo dell’episcopato indiano, sul sito della Conferenza episcopale.

Il Papa ha designato con effetto immediato, al posto di Mulakkal, che da ieri sta rispondendo agli interrogatori presso un commissariato di polizia del Kerala, mons. Agnelo Rufino Gracias, ausiliare emerito dell’Arcidiocesi di Bombay.

“Il Santo Padre ha ricevuto la richiesta del vescovo Franco Mulakkal di essere temporaneamente sollevato dalle sue responsabilità pastorali nella diocesi di Jalandhar” ha riferito il card. Gracias nella sua nota.

“Dopo aver considerato tutte le circostanze, il Santo Padre ha accettato questa richiesta del vescovo Mulakkal e ha nominato il vescovo Agnelo Rufino Gracias, vescovo ausiliare emerito dell’Arcidiocesi di Bombay, come amministratore apostolico della diocesi di Jalandhar, ‘sede plena et ad nutum Sanctae Sedis’ con effetto immediato”.

“Le nostre preghiere accompagnano il vescovo Gracias mentre assume questa responsabilità”, ha aggiunto il presidente della Conferenza episcopale indiana. La decisione del Papa non è ancora stata comunicata dal Bollettino della Santa Sede.

Mons. Mulakkal, 54 anni, nominato vescovo di Jalandhar dallo stesso Papa Francesco il 13 giugno del 2013, continua a respingere le accuse, definendole “false” e dichiarandosi “vittima” di tutta la vicenda, che in india ha suscitato clamore, forti polemiche e persino manifestazioni con richieste di arresto del vescovo.

“L’accusa di stupro ha rovinato la mia reputazione”, ha detto il presule al Times of India. “Se sarò riconosciuto colpevole, e non lo sono, sarò punito. Comparirò di fronte alla polizia. Sono un cittadino rispettoso della legge”.

Il caso era esploso all’inizio di luglio quando una suora di 43 anni, delle Missionarie di Gesù, ha accusato il vescovo di ripetuti stupri avvenuti dal 2014 al 2016, mentre entrambi alloggiavano in un ostello in Kerala.

In un primo tempo Mulakkal ha arginato la denuncia parlando di una “vendetta personale”, ma le accuse della religiosa, pur arrivate a due anni dai presunti fatti, nel lavoro degli inquirenti sarebbero state sostenute da riscontri.

La suora ha anche inviato una lunga lettera al Papa, oltre che al nunzio apostolico Giambattista Diquattro e ad altri prelati, ribadendo le accuse e accusando mons. Mulakkal di usare “il suo potere politico e finanziario” per cercare di mettere tutto a tacere. E sul suo silenzio, durato due anni, la religiosa ha spiegato: “Provavo tremenda paura e vergogna”.

(fonte Ansa)