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Furti a Fiumicino, lettera aperta al Prefetto e al Sindaco

24 settembre 2018 | 16:27
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Furti a Fiumicino, lettera aperta al Prefetto e al Sindaco

Dalla piazza virtuale traspare la rabbia e la necessità di un’inversione di tendenza nella gestione della sicurezza sul territorio.

Fiumicino – Furti a raffica, incursioni notturne (e anche diurne), bande di ladri che se non hanno neanche più paura di farsi vedere, e che anzi in alcuni casi sfidano le proprie vittime. Le forze dell’ordine (poche) fanno ciò che possono, ma la paura tra i cittadini è tanta. Paura che possa accadere qualcosa come ciò che è accaduto in Abruzzo, con un’aggressione efferata, o nelle Marche (con una media in Valcesano ormai di 6 incursioni a notte), paura di trovarsi impreparati di fronte al pericolo. Paura, soprattutto, che le mura casalinghe non bastino a garantire la sicurezza della propria famiglia.

Qualche tempo fa scrivemmo di un colpo di fiocina all’indirizzo dei malviventi (leggi qui l’articolo), tante altre volte abbiamo scritto di furti neanche denunciati.

Stavolta, l’ennesimo episodio (leggi qui l’articolo), ha visto la denuncia formale, ma anche lo sfogo sui social, a testimoniare il senso di impotenza che si percepisce sul territorio. Il Prefetto è stato più volte chiamato in causa, sono state fatte più riunioni del Comitato per l’ordine e la sicurezza alla presenza del Sindaco, ma nulla è cambiato. Qualche pattuglione in più, per calmare i bollori della cittadinanza, ma poi si è tornati alla routine di sempre, quella che  devasta la quotidianità delle famiglie.

Ecco allora l’esigenza di una lettera aperta, di un grido d’aiuto lanciato dalla piazza virtuale a Sindaco e Prefetto, quasi fosse l’ultima possibilità di farsi ascoltare.

La lettera aperta al Prefetto

“Miei amici stavano festeggiando un bellissimo evento con la mia famiglia – scrive Leonardo Giammarino – ; tornando a casa, tre episodi di una violenza umana impressionante. Tre Famiglie di normali lavoratori che con sacrifici di una vita, si sono costruiti nel rispetto del prossimo, con duro lavoro, quelle piccole gioie che la casa gelosamente custodisce; in un attimo si sono visti portare via un valore inestimabile di ricordi !! come un terremoto, uno tsunami, tutto è stato distrutto e portato via.

Per dovere di cronaca, abbiamo immediatamente avvisato i Carabinieri, che sono prontamente intervenuti, esclusivamente per redigere l’ennesimo verbale verso sconosciuti, impuniti e spavaldi, pronti ad uscire se presi, dopo un processo per direttissima che aggiunge un reato ad altri innumerevoli, senza fare un giorno di galera!

Il postare sui social è anche un modo per far emergere lo stato di gravità in cui siamo a Fiumicino, sperando che i mezzi di informazione facciano da cassa di risonanza per noi cittadini, verso quelle Autorità che dovrebbero farsi carico del problema.

Nessuno , neppure il sottoscritto – scrive Giammarino -, può dire nulla agli operatori agenti delle Forze dell’ordine, che con dovere e impegno cercano di fronteggiare il problema con mezzi non idonei.

Ma vorrei evidenziare, ad esempio, che appena a un chilometro da Fiumicino, ci sono caserme di tutte le Forze dell’ordine, nelle quali illustri comandanti arrivano per fare carriera e per utilizzarlo come trampolino di lancio per altri incarichi.

Stiamo parlando di numeri elevati di agenti che potrebbero essere impiegati sul territorio di Fiumicino, a pattugliare e controllare le vie, invece di tenerli ai passaggi doganali a controllare i bolli sul passaporto, o a guardare il varco di uscita doganale, dove già operano i doganieri del Ministero.

Sappiate che in aeroporto si fanno tanti verbali con le ordinanze Aeroportuali dell’Enac, che da un lato sono numeri per i comandi, dall’altro gonfiano le casse dell’Enac stessa.
Il ladruncolo comune che distrugge i ricordi di una vita delle famiglie, quale profitto in termini di interesse porterebbe a chi dovrebbe vigilare ?? Nulla!”