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Gaeta, si fingeva poliziotto per truffare gli anziani

25 settembre 2018 | 07:09
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Gaeta, si fingeva poliziotto per truffare gli anziani

L’uomo è stato incastrato in seguito ad una nuova truffa messa in opera all’inizio dell’estate a danno di una ottantenne.

Gatea – La Polizia di Stato – Questura di Latina, ha individuato un esperto truffatore che già in passato aveva  ingannato numerosi anziani in varie località italiane. Infatti l’uomo, cinquantenne di Napoli, specializzato nel qualificarsi come appartenente alle forze dell’ordine, in seguito ad una nuova truffa messa in opera all’inizio dell’estate  in danno di una ottantenne, è stato incastrato.

Il truffatore è un vero è proprio professionista del genere, che preferisce le trasferte in luoghi distanti dalla sua città di origine, dove spera di non essere riconosciuto.

Nella fattispecie la malcapitata vittima veniva contattata telefonicamente sull’utenza fissa da una persona, che le riferiva che la figlia era rimasta coinvolta in un sinistro stradale ed era perciò trattenuta presso un ufficio di polizia; la ragazza sarebbe stata rilasciata solo previo il  pagamento di una cauzione in denaro e/o gioielli, da consegnare ad un poliziotto in borghese, che si sarebbe recato presso di lei.

Una volta che l’ignoto interlocutore telefonico riteneva di aver convinto la vittima, interveniva un uomo che, dichiaratosi poliziotto ed approfittando dell’età avanzata della donna, si faceva consegnare diversi monili di valore  in oro quale corrispettivo della indisponibilità  dell’importo di euro 2.000,00. Nella circostanza, la difficolta della donna a deambulare  induceva però l’uomo a doversi adoperare  nel prendere personalmente i preziosi da un  soppalco del bagno dove l’anziana signora ne aveva indicato la custodia.

Proprio questo errore  ha consentito agli investigatori del Commissariato di Gaeta, con il  supporto  della Polizia Scientifica,  di identificare  l’autore dell’evento criminoso. Infatti, dalla comparazione degli elementi raccolti sul luogo dell’evento, con le descrizioni fornite dalla vittima,  a conclusione dell’attività investigativa, l’A.G. di Cassino  ha  emesso un provvedimento cautelare di obbligo di dimora nella città di residenza.