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Matrimoni fasulli per entrare in Italia, lotta all’immigrazione clandestina tra Gaeta, Sabaudia e Minturno

28 settembre 2018 | 20:30
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Matrimoni fasulli per entrare in Italia, lotta all’immigrazione clandestina tra Gaeta, Sabaudia e Minturno

Un giro di affari dalle proporzioni inaspettate, con somme che si aggiravano intorno ai 10.000 euro a combine.

Gaeta – Nel Sud Pontino la Squadra Investigativa del Commissariato Distaccato di P.S. di Gaeta ha concluso un’articolata attività investigativa, che ha consentito di disarticolare un’organizzazione criminale composta da due cittadini stranieri e quattro italiani responsabili, a vario titolo, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’operazione, denominata Promessi Sposi, ha svelato che gli odierni indagati, attraverso l’espediente di organizzare matrimoni simulati, compivano atti diretti a provocare illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato di cittadini stranieri, dietro lauto compenso.

Le investigazioni, iniziate nel 2017, hanno accertato che un cittadino marocchino, coadiuvato da un connazionale e da un italiano reclutava uomini di una certa età, purché celibi ed in difficoltà economiche, da poter coinvolgere nei loro scopi.

Ciascuno aveva un ruolo preciso da assolvere: chi si occupava delle incombenze burocratiche ed economiche, gestendo le pratiche ed anticipando le somme necessarie,  chi reclutava i futuri sposi e li accompagnava all’aeroporto, favorendo ulteriormente la combine e chi, infine, esigeva dalle donne marocchine il corrispettivo in denaro.

I riscontri effettuati dalla squadra di polizia giudiziaria, di natura documentale e anche mediante attività tecniche hanno consentito di rilevare un giro di affari dalle proporzioni inaspettate, avendo accertato che per ogni ingresso in Italia a seguito di matrimonio fittizio, dovevano essere conferite dalla donne, somme che si aggiravano intorno ai 10.000 euro, mentre solo il 30% veniva retrocesso ai “mariti compiacenti”.

Le attività si sono concluse con l’emissione di sei “avvisi di garanzia con rinvio a giudizio” nei confronti di 6 indagati residenti a Gaeta, Sabaudia e Minturno.