L'Intervista

“Un diverso punto di vista”: quando la fisica sposa la letteratura

30 settembre 2018 | 07:00
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“Un diverso punto di vista”: quando la fisica sposa la letteratura

Arcari: “Non esistono compartimenti stagni nella conoscenza: il sapere è unico”

Formule matematiche che prendono vita, equazioni, particelle di materia e simboli che raccontano storie. Le loro storie, e quelle degli uomini che le hanno create, facendo così conoscere all’uomo – epoca dopo epoca – quelle leggi che regolano in maniera perfetta l’universo.

E’ il mondo descritto dal professor Luigi Arcari, ingegnere nucleare e docente di matematica e fisica presso il liceo “Da Vinci” di Maccarese, nel suo libro “Un diverso punto di vista”, disponibile in formato ebook. Pubblicato nell’agosto del 2018, il testo (177 pagine) consiste nella raccolta di diversi racconti che forma, a detta dell’autore, “un percorso letterario, un gioco narrativo, un divertimento di parole e situazioni.

Con questo libro, Arcari non ha la pretesa del divulgatore scientifico: “Se fosse stato così – spiega a ‘Il Faro online’ – il linguaggio sarebbe più preciso, più tecnico”. Al contrario, il tono è decisamente “ironico, surreale e paradossale: allo stesso tempo è un esercizio di scrittura e antologia di sensazioni”.

Il titolo rimanda ad una scelta particolare dell’autore, comune a tutti i racconti: le storie sono narrate dal punto di vista dei protagonisti. Ecco allora una t-shirt con stampata una celebre formula della teoria della relatività prendere vita e spiegare come Einstein sia arrivato a quel E=mcche tutti noi conosciamo; un neutrone racconta, quasi fosse un reduce di guerra, la grande battaglia alla quale ha preso parte nel reattore nucleare; un diavoletto che si insinua nella mente di un grande scienziato “tormentandolo” con una sfida: violare il secondo principio della termodinamica.

Un espediente letterario dal quale emerge anche un ritratto inedito di fisici e scienziati che hanno capito come funziona la nostra realtà: uomini normali, con le loro paure ed emozioni, spesso derisi dalla comunità scientifica, che hanno perseguito fino alla fine il loro ideale.

Due le chiavi di lettura di queste fiabe: “Una puramente narrativa, da gustare con leggerezza e interesse principalmente rivolto ad aspetti letterari – spiega il professore -. Un’altra più specifica dei microcosmi matematici/fisici esplorati, pur sempre orientata a suscitare curiosità e passione, non certo a fare divulgazione, che privilegia aspetti più di contenuto”. Tuttavia, “le due chiavi di lettura sono da vedere armonicamente integrate, sia attraverso contaminazioni interdisciplinari che nell’unità organica dei racconti stessi”. E precisa: “I frequenti diversivi e richiami letterari vogliono essere un invito a contaminazioni e piaceri interdisciplinari“.

In effetti, “sfogliando” il testo, sono tanti i richiami alle diverse conoscenze del sapere. Non solo matematica, fisica e letteratura, ma anche storia, filosofia, arte, religione. “Non esiste un sapere scientifico e uno umanistico: il sapere è uno e racchiude tutto – spiega l’autore -. Oggi, soprattutto a scuola, siamo abituati a ragione a compartimenti stagni. Ai miei ragazzi dico sempre che la cultura non ha barriere. La stessa fisica, per un puro motivo didattico è divisa in cinematica, dinamica, termodinamica ecc. Ma queste sono delle semplici etichette che ci siamo dati per comodità. Non ci sono barriere nella conoscenza“.

L’auspicio del professore è quello di “vedere una scuola in cui si dà spazio a momenti in cui il professore di filosofia, insieme a quello di matematica, di storia e letteratura tengono una lezione su un tema, dimostrando così agli studenti che le conoscenze, anche se proposte con diverse ‘categorie’, vengono poi elaborate in un unico sapere“.

La scuola, per il professor Arcari, dovrebbe servire anche e soprattutto a questo: a far ragionare i ragazzi. “Quando hai davanti docenti di diverse materie hai anche la possibilità di allagare gli orizzonti, di creare collegamenti. Lasciando libero il pensiero di raccordarsi con tutte le discipline, gli studenti non solo imparano a ragionare, ma iniziano a guardare il mondo con occhi diversi, iniziano a nutrire stupore e meraviglia davanti alla realtà. Magari riuscissimo ancora oggi a stupirci e a meravigliarci”.

“Un diverso punto di vista” è disponibile sulle principali piattaforme di vendita di ebook.

(Il Faro online)