Ostia, i vigili urbani: “Sul restauro ex Gil ci nascondono gli atti”

23 ottobre 2018 | 09:59
Share0
Ostia, i vigili urbani: “Sul restauro ex Gil ci nascondono gli atti”

Accuse dela Cisl al X Municipio: sulla ex Gil nessuna risposta alla richiesta di visionare gli atti

Ostia – Troppo silenzio sul piano di recupero della ex Gil, progetto da 13 milioni di euro che prevede la nuova caserma della Polizia locale e gli uffici del Giudice di Pace.

È la Cisl della Polizia locale X Gruppo Mare che ha deciso di rompere il silenzio sul progetto. “Continua la sconfortante querelle concernente il X Gruppo Mare e l’immobile che lo ospita. Il 14 agosto 2018, perdurando da parte della amministrazione silenzio totale sulla questione caserma e nonostante i nostri molteplici solleciti formali (tra cui una diffida del marzo 2018 indirizzata a tutti i massimi vertici tecnici e politici di Roma Capitale e del X Municipio) e avendo letto su organi di stampa della validazione del progetto di risanamento conservativo del plesso ex GIL, abbiamo come CISL Funzione Pubblica protocollato un documento in municipio (protocollo CO/12296) nel quale per l’ennesima volta sollevavamo la questione rappresentando tutte le maggiori criticità, invitavamo alla adozione di atti risolutivi, chiedevamo informazioni e preannunciavamo un accesso agli atti formale per avere copia del progetto esecutivo appena validato.
Il 24 Agosto veniva proposto accesso agli atti. Solo in quella occasione, dopo la formalizzazione della richiesta, la direzione municipale convocava le sigle sindacali per una riunione da tenersi il 17 settembre.
La riunione si teneva appunto in Direzione il 17 settembre a partire dalle ore 15. Partecipavano le varie sigle sindacali, la CISL con quattro suoi esponenti, il direttore Arch. De Bernardini e la Presidente Di Pillo.
Essendo pieno diritto sindacale la consegna del verbale redatto per l’occasione e alla luce di molteplici spunti di interesse (tra cui asserzioni piuttosto significative) emersi durante il colloquio ci veniva comunicato, dietro nostra richiesta in quella stessa occasione, che il verbale sarebbe stato inoltrato via email alle varie sigle.
Il 3 ottobre, non avendo ricevuto alcuna mail col verbale ed avendo comunque atteso un tempo più che congruo, veniva formalmente richiesto il verbale stesso a mezzo PEC (Ricevuta protocollo X Municipio PEC CO/2018/0151366).
Poiché il verbale deve essere consegnato in quanto trattasi di atto perfezionato in combinato con le sigle sindacali nell’ambito della tenuta istituzionale delle relazioni sindacali la mancata consegna integra un caso di piena condotta anti-sindacale ex articolo 28 legge 300/70 che verrà contestata al direttore del Municipio.
In realtà la mancata consegna adombra anche altri profili, che non mancheremo di far rilevare in altre sedi.
In quanto all’accesso agli atti da noi formalizzato il 24 agosto, alla data del 22 ottobre e dietro nostro espresso interessamento, quindi ben oltre qualunque termine di legge, non avevamo risposta alcuna, nè di ostensione dei documenti nè di diniego.
Questo disinteresse, alla luce della significativa incidenza di patologie tumorali tra le lavoratrici del Comando, della enorme spendita di denaro pubblico, e non ultimo della recente gravissima condanna per istigazione alla corruzione del proprietario dell’immobile ove è ininterrottamente ospitato dal 2004 il comando X Mare, ci lascia attoniti e sconcertati, prima ancora che come sindacalisti proprio da cittadini lidensi. Ma di certo ci motiva ancora di più nel voler andare fino in fondo in questa vicenda allucinante che depaupera le casse capitoline, costringe a lavorare in situazione di fortissimo stress i lavoratori tutti e lede la dignità professionale del Corpo, alla luce della recente, citata condanna, i cui appartenenti prestano servizio in una struttura balzata alle cronache per gravissimi fatti corruttivi”

Raffaele Paciocca RSU Cisl FP e
Andrea Venanzoni Dirigente Cisl FP