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Cronaca Locale
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Santa Marinella, Il Paese che Vorrei: “E’ ora di ridare la parola ai cittadini”

4 novembre 2018 | 18:18
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Santa Marinella, Il Paese che Vorrei: “E’ ora di ridare la parola ai cittadini”

Presentata la mozione per modificare lo Statuto Comunale al fine di coinvolgere i cittadini nella vita politica del nostro territorio.

Santa Marinella – “Il 5 novembre in Consiglio comunale sarà discussa una proposta di modifica dello Statuto comunale presentata da “Il Paese che Vorrei” e volta a promuovere la partecipazione.” Si legge nel comunicato di “Il Paese che Vorrei” dopo la conferenza stampa tenutasi nella mattinata di sabato 3 novembre.

“Gli strumenti di partecipazione popolare, pur essendo previsti nello Statuto comunale sin dal 2001, nella nostra città di fatto non possono essere applicati.

Il desiderio dei cittadini – si legge – di essere parte attiva della vita pubblica si è sempre infranto, infatti, contro soglie di sottoscrizioni altissime e contro la mancanza dei regolamenti operativi, mai approvati.

Tutto questo ha fatto si che venisse negato il diritto alla partecipazione, riconosciuto a tutti i livelli normativi.

Nel tempo, questa grave lacuna ha costituito un deterrente alla discussione e alla formulazione di proposte collettive sui problemi del territorio.

Si è diffuso invece – continua il comunicato – un sistema attraverso il quale il cittadino è portato a rivolgersi direttamente al singolo referente dell’Amministrazione per la risoluzione di problemi e i rappresentanti politici si rivolgono ai cittadini solo in occasione delle tornate elettorali.

Questo rapporto interpersonale ormai consueto, oltre a comportare evidenti lacune sotto il profilo della trasparenza, blocca lo sviluppo di una consapevolezza sulla natura collettiva di alcune istanze, sull’attuazione dei diritti condivisi dai cittadini e sulla maggiore forza contrattuale insita nel coinvolgimento collettivo.

Per favorire la discussione pubblica e promuovere il confronto, “Il Paese che Vorrei” ha ritenuto opportuno avanzare una proposta di modifica di alcuni articoli dello Statuto, che interessano proprio la partecipazione popolare.

In primo luogo – prosegue – si richiede di adeguare allo standard nazionale il numero delle sottoscrizioni necessarie per avanzare istanze, petizioni, deliberazioni a iniziativa popolare e promuovere referendum.

Attualmente il numero di sottoscrizioni richieste è spropositato rispetto alla realtà degli altri comuni (il 35% degli aventi diritto al voto contro una media nazionale del 10%).

Inoltre, per rendere operativi gli strumenti di partecipazione, sono stati elaborati tutti i regolamenti necessari, raccolti in un Testo Unico in materia di democrazia partecipata.

Nel dettaglio – spiegano dal Paese che Vorrei – gli istituti interessati a modifica sono i seguenti: le istanze, con cui i cittadini possono sollecitare l’iniziativa del Comune su questioni di interesse generale; le petizioni popolari che offriranno la possibilità di chiedere direttamente a Sindaco, Giunta e Consiglio spiegazioni e delucidazioni nel merito di atti emanati dagli organi dell’amministrazione; le proposte di deliberazione di iniziativa popolare attraverso cui i cittadini possono avanzare al Consiglio comunale vere e proprie proposte per l’emanazione di provvedimenti; il referendum consultivo che consiste nel chiamare i cittadini a esprimere il loro orientamento in merito a un tema, iniziativa o progetto e il referendum abrogativo, con cui i cittadini possono esprimersi in merito alla cancellazione totale o parziale di una deliberazione adottata dal Consiglio comunale o dalla Giunta.

Queste modifiche – chiude il comunicato – intendono restituire voce ai cittadini riportandoli al centro della vita politica e sociale del nostro comune.

Hanno l’ambizione di far rinascere negli abitanti di Santa Marinella la voglia e l’orgoglio di sentirsi parte di una collettività e di tornare a interessarsi ai temi che riguardano la città, i beni comuni, i servizi, il lavoro, la qualità della vita.”

(Il Faro Online)