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Doping, Filippo Magnini squalificato 4 anni: “Mi fa rabbia, decisione ridicola”

6 novembre 2018 | 23:10
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Doping, Filippo Magnini squalificato 4 anni: “Mi fa rabbia, decisione ridicola”

Ipotesi di uso di sostanze proibite. Il due volte campione mondiale è furioso. Il Tribunale Antidoping ha confermato l’accusa. Con lui anche Santucci squalificato. La nota della Federnuoto

Il Faro on line – E’ arrivata, nella serata di oggi, la sentenza tanto attesa. Il due volte campione mondiale, dei 100 metri stile libero, Filippo Magnini è stato squalificato per 4 anni.

E’ stata dimezzata la richiesta di sospensione, che era stata intentata dalla Procura Antidoping. In un primo momento, la squalifica doveva essere di 8 anni. La prima sezione del Tribunale Antidoping di Nado Italia, invece, ha deciso per 4.

L’ex campione di nuoto paga la frequentazione con il nutrizionista Guido Porcellini, che è stato a sua volta squalificato per 30 anni, con processo penale in corso a Pesaro. Filippo ha sempre rivendicato la sua innocenza. Appena venuto a sapere della decisione del Tribunale, Magnini ha dichiarato: “Sono dispiaciuto e anche arrabbiato – ha detto, come riportato da Gazzetta.it – ma me l’aspettavo. So che la sentenza era stata scritta già prima del 15 ottobre. Perché? Non lo so, ce lo stiamo chiedendo con gli avvocati, stiamo pensando a chi potrei aver pestato i piedi. Non ho fatto nulla, questa sentenza è ridicola”.

E’ rimasto colpito uno dei simboli storici del nuoto italiano. Si è deciso per la via della squalifica, su ipotesi che l’ex campione azzurro abbia fatto uso di sostanze proibite. Filippo ritiene che gli sia stata fatta una ingiustizia: “Una cosa mi fa ridere – continua a commentare Magnini su Gazzetta.it – anzi mi fa rabbia: la Procura dice di pensare che noi abbiamo pensato di fare qualcosa, anche se poi non lo abbiamo fatto. È un processo alle intenzioni e non mi sarei mai immaginato una cosa del genere. Se vogliamo guardare gli aspetti positivi, visto che sono sempre stato un atleta ottimista, usciamo con la certezza che non si può dire né scrivere che Magnini si sia dopato. Perché sui tre capi di accusa due sono spariti”. Non solo Filippo squalificato. Insieme a lui, anche Michele Santucci. L’ex velocista tricolore ha ricevuto la stessa sentenza di Magnini, con la stessa motivazione.

La Federnuoto ha diramato un comunicato sul suo sito ufficiale, per esprimere la propria posizione, circa la decisione del Tribunale Antidoping : “La Federnuoto esprime fiducia negli organi preposti a prevenire, combattere e perseguire il doping. Il percorso giudiziale che coinvolge Filippo Magnini e Michele Santucci ha espresso solo il primo verdetto e potrebbe proseguire. Pertanto la Federnuoto chiede il massimo rispetto nei confronti degli atleti, auspicando che riescano a dimostrare la loro estraneità alla vicenda in ulteriori sedi. La Federnuoto ricorda altresì come Magnini sia stato – nel corso della sua straordinaria carriera – un esempio per tutto il movimento, nonché uomo simbolo dello sport italiano e della lotta al doping. Si coglie l’occasione per ribadire l’impegno della Federazione Italiana Nuoto per affermare e tutelare lo sport pulito e nel trasmettere i principi di lealtà e probità, condivisione, aggregazione e integrazione, nel nostro Paese che conta oltre 5.000.000 di praticanti”.