A Sperlonga arriva “Comune amico”, l’ufficio speciale per gli imprenditori colpiti dalla tromba d’aria

Sperlonga – Si chiama “Comune amico” l’ufficio speciale che affiancherà passo dopo passo gli imprenditori colpiti dai danni della tempesta dello scorso 29 ottobre nella gestione delle pratiche burocratiche e nella ripresa delle normali condizioni di vita personali e lavorative.

Lo ha istituito la Giunta comunale di Sperlonga in una delibera adottata nei giorni scorsi, in cui sono state fissate una serie di misure materiali e immateriali a sostegno dei cittadini.

Le misure materiali:  messa in sicurezza dei siti produttivi;  bonifica e smaltimento dei vari materiali sparsi dalla tempesta con priorità nella zona rossa;  smontaggio degli impianti serricoli in ferro, previa valutazione della sostenibilità degli interventi.

Le misure immateriali: sospensione dei tributi locali per un anno; avvio delle procedure e collaborazione con l’Area Agricoltura Regionale Decentrata di Latina al fine di attivare il Fondo Nazionale di Solidarietà;  costituzione dell’ufficio speciale unico, per i procedimenti della calamità naturale denominato “Comune amico” con personale dedicato e formato che organizzi per ogni cittadino che ha subito danni un fascicolo elettronico consultabile online con password personale; promozione di un consorzio di imprese per la difesa delle produzioni agricole intensive; richiesta agli istituti di credito di sospensione dei mutui, finanziamenti e prestiti sino al riavvio delle attività produttive; richiesta al Tribunale di sospensione delle procedure esecutive per le aziende interessate dalle aste immobiliari.

“Nella fase di ripresa, che verrà in un secondo momento, vogliamo promuovere – fa notare il Sindaco – la costituzione di un consorzio di imprese per la difesa delle produzioni agricole intensive, in particolare dalle attività atmosferiche.

È uno strumento promosso dalla legge che istituisce il Fondo di Solidarietà Nazionale e già ampiamente diffuso nel nord Italia, che permette di assicurare le produzioni in caso di calamità naturali, con il contributo sia delle aziende iscritte che dello Stato. Non è tra le misure di emergenza, ma – conclude la nota – ci permette di mettere al sicuro le produzioni da possibili eventi futuri”.

(Il Faro on line)