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Stretta di Trump sull’immigrazione: “Nessun asilo per chi entra negli Usa illegalmente”

9 novembre 2018 | 00:06
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Stretta di Trump sull’immigrazione: “Nessun asilo per chi entra negli Usa illegalmente”

Ma da una Corte di appello arriva uno schiaffo al tycoon sui Dreamer

New York – L’amministrazione Trump annuncia la stretta sul diritto di asilo per i migranti in arrivo negli Stati Uniti: chi entra illegalmente non potrà richiederlo. Una mossa dettata da quella che viene definita coma una “emergenza nazionale” e con la quale il presidente americano archivia definitivamente le elezioni di metà mandato, già ‘cancellate’ dalla cacciata del ministro della giustizia di Jeff Sessions dal governo.

E una misura di fatto ad hoc contro la carovana in arrivo al confine tra Usa e Messico. E’ proprio il ministro della giustizia pro-tempore Matthew Whitaker, al suo primo giorno di lavoro, a imprimere il marchio sulla nuova misura anti-immigrazione, che arriva a poche ore dallo schiaffo subito dal tycoon sui Dreamers.

La Corte d’appello del Nono Circuito ha infatti dato ragione a questi ultimi: l’amministrazione non può cancellare il Deferred Action for Childhood Arrivals (il provvedimento conosciuto come Daca) approvato da Barack Obama che tutela i giovani nati negli Usa da genitori immigrati illegali. Farlo – spiegano i giudici – è probabilmente illegale.

Ma Trump tira dritto con la sua linea dura. In sfida alla legge federale e alle convenzioni internazionali, la sua amministrazione propone di vietare a chi entra illegalmente nel paese di richiedere l’asilo. A loro, al contrario, sarà riservata una procedura di espulsione rapida.

Il divieto è rivolto in particolare a chi attraversa il confine americano dal Messico ed è diretto a scoraggiare la carovana di migranti attualmente in Centro America e in movimento verso gli Stati Uniti. ”Il nostro sistema di asilo è sopraffatto da troppe richieste senza merito da parte di stranieri che così mettono sotto un enorme peso le nostre risorse, impedendoci di assicurarle in modo rapido a coloro che meritano l’asilo veramente”, affermano Whitaker e il segretario all’interno Kirstjen Nielsen.

Secondo l’amministrazione, il sistema delle richieste di asilo è infatti abusato da coloro che cercano negli Stati Uniti opportunità economiche o il ricongiungimento familiare, e non sicurezza.

Le restrizioni alle richieste di asilo non entreranno in vigore fino a quando il presidente Donald Trump non annuncerà limiti e sospensioni degli ingressi negli Stati Uniti dal Messico, annuncio che è atteso nelle prossime ore.

(Il Faro online)