Famiglie in difficoltà |
Cronaca Locale
/

Sud pontino, CasaPound lancia l’allarme: “Salgono a 70 le famiglie che aiutiamo con la raccolta alimentare”

12 novembre 2018 | 14:30
Share0
Sud pontino, CasaPound lancia l’allarme: “Salgono a 70 le famiglie che aiutiamo con la raccolta alimentare”

CasaPound: “Pensavamo che, con gli anni, la situazione sarebbe migliorata e, invece, le famiglie del Sud pontino in difficoltà non fanno che aumentare.”

Formia, Gaeta e Minturno – Traccia un bilancio sconfortante il partito CasaPound Italia sulla condizione di povertà delle famiglie del Sud Pontino.

Il coordinamento di zona del Movimento, infatti, da anni è impegnato in raccolte alimentari fuori i supermercati del Golfo, attraverso questa iniziativa chiede a chi entra a far spesa, di lasciare, in un carrello su cui spicca il tricolore, un pacco di pasta, di biscotti o altri beni di prima necessità che saranno poi consegnati alle famiglie italiane in difficoltà.

A tal proposito, da CasaPound fanno sapere: “Sin da subito ci siamo ritrovati con una ventina di famiglie in stato di povertà, vera, a cui abbiamo offerto il nostro sostegno. Pensavamo che con il passare degli anni, la situazione si sarebbe evoluta in meglio, visto anche i proclami della politica nazionale, ma anche delle amministrazioni locali.

Purtroppo, invece, la situazione va sempre peggio e aumentano sempre di più le famiglie italiane del Sud Pontino in forte difficoltà. Dal nostro ultimo resoconto, tracciando una linea tra Gaeta, Formia e Minturno le famiglie che beneficiano della nostra raccolta alimentare toccano i 70 nuclei formati in media da 4 persone ciascuno.

Questo accade anche perché le associazioni e cooperative che prima sopperivano a tali emergenze riguardanti le famiglie italiane, oggi sono concentrate, visti i finanziamenti vincolati, per l’accoglienza ad aiutare richiedenti asilo e immigrati di vario genere.”

Aumentano le famiglie che richiedono aiuto e aumentano le difficoltà proprio per CasaPound di raccogliere alimenti: “Teniamo a precisare che le famiglie che necessitano aiuto superano i 70 nuclei, ma noi non riusciamo ad aiutarle tutte. Non, però, per nostra volontà.”

Secondo CasaPound, infatti, la loro iniziativa darebbe fastidio: “Abbiamo notato, da qualche tempo, che alcuni esercizi ci vietano di raccogliere alimenti negli spazi antistanti le attività. Noi mettiamo il nostro carrello tricolore nelle vicinanze dell’ingresso per spiegare meglio alle persone cosa stiamo facendo e, quando tali spazi sono privati dobbiamo metterci più lontano, dove c’è suolo pubblico, per cui chiediamo regolare autorizzazione.

D’altra parte, sottolinea CasaPound in conclusione: “Vi è da dire che molti supermercati del Golfo ci accolgono a braccia aperte e dove possono farlo, i titolari ci aiutano in prima persona a riempire qualche carrello in più. A loro, e a tutti gli italiani che lasciano anche la meno costosa delle cose nella nostra raccolta, va un infinito grazie, il nostro ma soprattutto quello delle tante famiglie che aiutano.”

(Il Faro on line)