La Polemica |
Cronaca Locale
/

Ludovici: “Con Savarese Ardea è diventato un comune autistico”

21 novembre 2018 | 06:00
Share0
Ludovici: “Con Savarese Ardea è diventato un comune autistico”

La consigliera di opposizione: “Il primo cittadino come il buon padre di famiglia deve prendersi cura dei suoi cittadini, invece gli stessi vengono infangati sulle reti mediatiche”

Ardea – “Molti cittadini che ho incontrato in questi giorni, mi chiedono cosa penso del comportamento del Sindaco di Ardea visto le continue apparizioni pubbliche dei giorni scorsi, dove condanna la cittadinanza e detesta i luoghi di Ardea, sensibilizzando l’Italia, con i suoi proclami ai microfoni di varie reti televisive gridando a tutti, Ardea città degradata, ‘università dell’abusivismo’, i cittadini evasori fiscali e abusivi”.

E’ quanto afferma il consigliere comunale Edelvais Ludovici, esponente di “Con la gente per Ardea”, che in comunicato aggiunge: “Un’organizzazione verbale con varie apparizioni, in grado di smembrare la cittadinanza e di portarci nelle fauci della stampa nazionale. Da Comune autonomo a comune autistico (autonomia vuota). Non ho mai visto un sindaco che si appella alle televisioni per farsi risolvere la questione usi civici, il problema demolizioni, il degrado, i crediti non riscossi, la situazione del Lido delle Salzare, il problema sicurezza, si rivolge alla stampa per risolvere ogni spiacevole situazione che regna in questo paese dove il primo cittadino lo lancia nella gogna mediatica, come se fosse un paese di gente fantasma, senza né arte, né parte, un paese di gente che vive usurpando gli altri”.

“Il primo cittadino come il buon padre di famiglia deve prendersi cura dei suoi cittadini, invece gli stessi vengono infangati sulle reti mediatiche per essere usurpati della loro identità sdoppiata da un sindaco incapace che non si confronta con la realtà dei cittadini, non ne promuove la partecipazione, soffoca o blocca lo sviluppo di ogni potenzialità futura legata ai caratteri fondamentali di un territorio ed alla concreta esperienza delle persone che ci vivono. In un Comune autistico quello che si dice non corrisponde alla realtà, ma alla sua manipolazione”, prosegue Ludovici.

“Nelle interviste non ha espresso le sue capacità amministrative, non si è messo in discussione, non ha informato la stampa che da quando governa, ha tolto gli scuolabus agli scolari creando disagi alle famiglie. A gennaio ha tentato di togliere l’Assistente educativa culturale ma dopo la protesta dei genitori, non gli è stato possibile – sottolinea la consigliera -. Ha dichiarato dissesto finanziario portando allo sbando un paese e gettandolo in difficoltà economico-finanziarie. La mensa scolastica in concessione, senza riconoscere alle famiglie meno abbienti un aiuto economico, pertanto i bambini disagiati non possono usufruire della mensa scolastica”.

“Non è in regola con i pagamenti nei confronti della ditta Igiene Urbana (che comunque garantisce il servizio), servizio garantito da parte dei lavoratori senza essere remunerati visto che ancora devono prendere gli stipendi, ma devono sfamare le loro famiglie e i loro bambini. Il territorio è un colabrodo, il manto stradale è tutto dissestato in tutto il territorio, le buche sono voragini che determinano incidenti stradali abbastanza seri dove le persone subiscono traumi”, prosegue.

“Peccato che il Sindaco non ha sollevato il problema abbastanza serio della scuola S. Antonio chiusa il 14 novembre, per inagibilità, problema già conosciuto a settembre in quanto la stessa è stata puntellata, poi si è allagata per infiltrazioni e chiusa con un ordinanza di due giorni, ora chiusa fino a data da destinarsi. Nelle scuole non sono stati ancora accesi termosifoni, visto l’arrivo del primo freddo. Si parla, si sparla, sollevando tantissime scuse che non gli fanno onore visto che non ci sono – a notare Ludovici -. Perché non ha portato alla gogna mediatica la sua incompetenza di fronte ai tanti problemi creati dall’amministrazione penta stellata? Si parla male solo dei cittadini. Non c’è la politica che dovrebbe avere idee, dare indicazioni, strategie, indirizzi di programmazione e non c’è amministrazione in grado di funzionare per il raggiungimento dei risultati nell’interesse generale. Un’organizzazione organizzata”.

E ancora: “Lo sfacelo di un paese che non merita sceriffi al governo, non merita dirigenti che invece di saper incentivare e ‘premiare’ le competenze, sottopongono i subordinati a provvedimenti disciplinari, obiettivi comuni (sindaco-dirigenti) che determinano l’incapacità di operare per un bene comune. Il ruolo della ‘politica locale’, in un comune autistico è quello di selezionare, in negativo, una ‘classe dirigente’ assolutamente incapace di operare. I cittadini non hanno risposte alle loro richieste, da parte dell’Ufficio Tecnico comunale. Sono mesi che non si firmano più pratiche, prima mancava il dirigente, poi la firma digitale, poi altre scuse e intanto i cittadini aspettano senza avere in cambio servizi”.

“Il primo cittadino che delibera a novembre 2018, la ‘2 fase dell’ufficio speciale strategico’ per il problema dei 706 ettari (comprensorio Le Salzare) e la delibera non contiene nessun obiettivo da raggiungere. L’istituzione ‘dell’ufficio speciale strategico fase 1’ istituito con delibera di giunta a maggio 2018 recitava la definizione della situazione giuridica delle aree trasferite al Comune di Ardea con il decreto dell’Agenzia del Demanio – prosegue Ludovici -, che giustificavano ben cinque obiettivi, tra cui un obiettivo da sottoporre all’attenzione del consiglio comunale, l’obiettivo recitava predisposizione di una proposta di regolamento per la definitiva sistemazione delle aree soggette a demanio civico trasferite al comune di Ardea da sottoporre all’attenzione del Consiglio Comunale. Nessun obiettivo è stato raggiunto. Saper dire non è uguale a saper fare. Poi ci permettiamo di parlare dei cittadini di Ardea?”.

“Si istituiscono fasi di uffici speciali strategici virtuali. Gli amministratori di un comune autistico non sanno prevedere il risultato delle loro azioni se non in termini di familismo amorale di convenienze personali o di partito – aggiunge la consigliera -. In ultima analisi, è necessario che il primo cittadino scriva dettagliatamente una lettera al Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, come già richiesto dal Ministro, la lettera deve essere scritta in modo esplicito e dettagliato, senza omettere niente visto le apparizioni su tutte la stampa nazionale”.

“Informo il sindaco del Comune di Ardea che dopo aver scritto cosa pensa dei cittadini di Ardea e del suo territorio, visto che ci ha descritto molto dettagliatamente sulle reti nazionali, deve aggiungere che le decantate Salzare hanno un decreto di trasferimento immobile dal Demanio dello Stato al Comune di Ardea, che il primo cittadino non ha mai preso in considerazione e non ha raggiunto nessun obiettivo in merito, come sopra specificato, sottolineando nella lettera l’inerzia dell’amministrazione comunale, senza dimenticare di scrivere che nel febbraio 2020 l’immobile ‘Comprensorio Le Salzare’ tornerà nella mani del Demanio dello Stato”, conclude.

(Il Faro on line)