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Porto di Civitavecchia, Angelilli: “La Regione scarica sul Ministero la responsabilità sull’accertamento dei requisiti del Presidente dell’AsDP” 

25 novembre 2018 | 11:00
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Porto di Civitavecchia, Angelilli: “La Regione scarica sul Ministero la responsabilità sull’accertamento dei requisiti del Presidente dell’AsDP” 

“Vale la pena ricordare che la Regione Lazio era tenuta a fornire una nota di intesa al Ministro prima del decreto di nomina”.

Civitavecchia – “Ho presentato una question time all’Assessore regionale Alessandri per far chiarezza sui requisiti curriculari del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia, a seguito di tutta una serie di vicende, dalla cosiddetta ‘guerra delle banane’ alla vicenda TotalErg, che hanno evidenziato una scarsa capacità di governance e di gestione tecnico-amministrativa da parte del Presidente dell’Autorità.

L’Assessore si è limitato nella risposta a ricostruire l’iter procedurale, senza entrare nel merito dei requisiti curriculari, scaricando di fatto la responsabilità della valutazione degli effettivi requisiti sul Ministero delle Infrastrutture e sull’allora Ministro. Vale la pena ricordare che la Regione Lazio era tenuta a fornire una nota di intesa al Ministro prima del decreto di nomina.

Ho chiesto quindi all’Assessore una verifica nel merito, atta a far chiarezza sui requisiti necessari a ricoprire tale ruolo, soprattutto sulla conditio sine qua non prevista per tale nomina, ovvero la comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale. In caso di mancata risposta, sarò costretta a provvedere ad un accesso agli atti“.

Queste le parole del Consigliere regionale Roberta Angelilli (Centrodestra) che ha poi concluso: “Dall’Assessore imbarazzato silenzio sulle domande relative alle evidenti criticità nella gestione dell’ente e nessun commento sulla vicenda TotalErg, relativamente alla riunione del Comitato di gestione portuale del 15 novembre, nel corso della quale il Presidente ha proposto di aumentare a 2,5 milioni di euro la disponibilità economica per il tentativo di transazione, nonostante l’assenza del rappresentante della Regione Lazio, con dubbi di irregolarità sulla votazione, in termini di quorum deliberativo”.

(Il Faro on line)