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Voragine sulla Pontina, il video della furia delle acqua che trascina Walter Donà

26 novembre 2018 | 14:30
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Sul web le immagini degli ultimi attimi prima della tragedia, il Codacons: “Indagare per attentato alla sicurezza”

Latina – Si regge a quel che resta della macchina, completamente coperta di fango, detriti e acqua, in attesa che qualcuno riesca a tirarlo fuori dalla voragine. Sono gli ultimi attimi dell’uomo che risulta disperso da ieri dopo essere stato inghiottito dal cedimento della Pontina all’altezza di San Vito, sul litorale laziale.

Le immagini, postate sul web da alcuni testimoni della tragedia, mostrano l’uomo, un imprenditore edile, che sembra incastrato tra le lamiere dell’auto, mentre un corso d’acqua, probabilmente il canale che corre proprio sotto la Pontina, gli passa accanto.

“Reggiti, non mollare”, gli dicono alcune persone. “La vedi la macchina, forza dai”, urla l’autore del video ad una persona che indossa un giacchetto giallo, solitamente in dotazione al personale di soccorso. “Dai che se lo portano via”, strillano altre persone.

Poi il video si interrompe proprio mentre arriva un’altra ondata, come raccontato ieri dall’altra persona che era a bordo dell’auto insieme con l’imprenditore, ma che è riuscito a mettersi in salvo.

Le ricerche del disperso

In mattinata sono riprese le ricerche di Valter Donà, l’imprenditore di Terracina di 68 anni disperso da ieri dopo che l’auto sulla quale viaggiava è stata inghiottita dalla profonda voragine che si è aperta al chilometro 97+700 della Pontina.

Al lavoro sommozzatori e squadre dei vigili del fuoco, che stanno ispezionando ancora tutta la zona. Sul crollo intanto è stata aperta un’inchiesta della Procura di Latina, affidata al sostituto procuratore Giuseppe Bontempo che, per gli accertamenti, ha delegato la polizia stradale di Latina guidata dal comandante Alfredo Magliozzi.

Il primo passo sarà acquisire, dall’ente proprietario, tutta la documentazione relativa alla costruzione dell’infrastruttura e allo stato di manutenzione. Sotto il tratto della Pontina interessato dal crollo passa un canale che porta l’acqua al fiume Ufente.

Resta da accertare se il corso d’acqua fosse stato incanalato in una struttura cementificata che potrebbe non aver retto alle piogge delle scorse ore. Il tratto di strada è da ieri sotto sequestro insieme all’auto sprofondata nella voragine e recuperata ieri dai vigili del fuoco.

Codacons: “Indagare per attentato alla sicurezza”

Sulla voragine apertasi ieri su via Pontina, il Codacons “presenta un esposto alla magistratura chiedendo di accertare le responsabilità e l’operato di tutti i soggetti interessati. Si tratta di un episodio gravissimo che avrebbe potuto provocare una strage”, spiega l’associazione in una nota.

Presenteremo oggi stesso un esposto alla Procura della Repubblica di Latina – prosegue la nota – chiedendo di aprire una indagine per la fattispecie di ‘attentato alla sicurezza dei trasporti’ sulla base dell’art. 432 del Codice penale che afferma ‘Chiunque pone in pericolo la sicurezza dei pubblici trasporti per terra, per acqua o per aria, è punito con la reclusione da uno a cinque anni‘, e, in caso di decesso dell’ uomo attualmente disperso, di procedere per concorso in omicidio”.

La magistratura deve verificare le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, dal gestore della strada agli enti locali, per capire se la tragedia poteva essere evitata – scrive il Codacons – In particolare vogliamo capire se vi siano state omissioni o negligenze sul fronte della manutenzione e della messa in sicurezza della strada che hanno prodotto l’apertura della voragine con conseguenti immensi rischi per la collettività. Ci costituiremo inoltre parte offesa in un eventuale procedimento penale e faremo intervenire come parti civili tutti i residenti della zona che percorrono abitualmente la Pontina“, conclude l’associazione.

(Il Faro online)