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Egitto, bomba in una chiesa copta a poche ore dal Natale: morto un artificiere

6 gennaio 2019 | 01:00
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Egitto, bomba in una chiesa copta a poche ore dal Natale: morto un artificiere

L’ordigno pesava 4,5 chili. Il Ministero degli Interni: “C’è anche un ferito”

Il Cairo – Una bomba è stata piazzata in una chiesa alla periferia est del Cairo e un artificiere è morto nel tentativo di disinnescarla. Lo riferisce un tweet di Sky News Arabia citando “fonti della sicurezza egiziane” all’antivigilia del Natale copto.

“Fonti della sicurezza egiziane: rinvenuta una bomba all’interno di una chiesa a Nasr City, nell’est del Cairo, e un artificiere è morto nel tentativo di disinnescarla”, riferisce il tweet dell’autorevole emittente panaraba. Circa il 10% (ma secondo alcune stime il 15%) della popolazione egiziana è di religione cristiana.

La Chiesa copta, la maggiore comunità cristiana del Medio oriente, celebra fra il 6 e il 7 gennaio il proprio Natale e le misure di sicurezza sono state rafforzate per sventare altri attentati che già in passato hanno colpito luoghi di culto copti in Egitto.

L’aprile dell’anno scorso bombe esplose in due chiese a Tanta ed Alessandria avevano causato 45 vittime. Almeno 10 persone, tra cui un terrorista, erano poi rimaste uccise il 29 dicembre dello stesso anno in un attacco alla chiesa copta di Helwan, a sud del Cairo.

Il ministero dell’Interno egiziano ha precisato che la bomba era nascosta in una borsa nei pressi della chiesa a Nasr City, e non quindi all’interno del luogo di culto come riferito da Sky News Arabia.

Oltre all’artificiere deceduto, una persona è rimasta ferita nello scoppio, riferisce ancora un comunicato del dicastero citato dall’agenzia egiziana Mena.

“Un artificiere è rimasto ucciso per l’esplosione di un ordigno deposto in una borsa presso la Chiesa della Vergine e di Abu Seifein a Madinet Nasr”, scrive l’agenzia citando il comunicato. “L’ordigno era stato piazzato in un luogo situato fra una chiesa e una moschea“, precisa il testo che indica come vittime “il maggiore di polizia Mostafa Ebeid e un altro ferito”.

Presentando la notizia come una “rettifica”, e senza più parlare di una chiesa, l’agenzia ufficiale Mena poi ha citato una “fonte della sicurezza” per precisare che “un ufficiale artificiere del Dipartimento della sicurezza del Cairo è divenuto martire (quindi: è morto) oggi mentre tentava di disinnescare un rudimentale ordigno all’interno di una borsa nascosta sul tetto di un’abitazione a Ezbet el Hagana a Nasr City”.

La versione è stata diffusa anche in inglese. Dal canto suo il sito arabo di Copts United, organizzazione che difende gli interessi della minoranza cristiana in Egitto, sostiene che non solo uno ma ben tre ordigni erano “sul tetto della moschea di al Haq” ed che è stato l’imam del luogo di culto islamico ad allertare la polizia temendo che potessero essere “usati contro i copti durante la festa della Natività”. Le forze di sicurezza hanno disinnescato gli altri due ordigni, sostiene ancora il sito.

Il portavoce della Chiesa ortodossa copta, il vescovo Boulos Halim, ha confermato che, pur senza subire grandi danni, la chiesa di Nasr City è stata effettivamente colpita dall’esplosione odierna.

“Non ci sono grandi danni. Con il ministero dell’Interno il coordinamento è totale per setacciare la chiesa, la zona vicina e ricercare gli attentatori“, ha detto il portavoce come riferisce il sito Cairo24.com. Un altro sito copto, deiralbarshaalyawm, cita “fonti informate” per precisare che la bomba era di “forte potenziale e pesava 4,5 chili”.

(Il Faro online)