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Discarica sul litorale, in Regione i partiti di opposizione si schierano in difesa di Pizzo del Prete

11 gennaio 2019 | 09:00
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Discarica sul litorale, in Regione i partiti di opposizione si schierano in difesa di Pizzo del Prete

Da FdI al M5S, passando per FI, un’unica voce riecheggia alla Pisana: “Serve una soluzione alternativa alle discariche”

Roma – L’emergenza rifiuti in cui verte la Capitale ha spinto Città Metropolitana a rispolverare l’idea delle discariche per fronteggiare la situazione. Tra i siti individuati, anche Pizzo del Prete, area protetta da vincoli ambientali e archeologici a cavallo tra i comuni di Fiumicino e Cerveteri.

E dopo il rimbalzo di responsabilità tra Regione Lazio e Città Metropolitana su chi debba effettivamente decidere dove realizzare i siti per smaltire l’immondizia di Roma, i consiglieri regionali scendono in difesa del litorale. Da FdI al M5S, passando per FI, un’unica voce riecheggia alla Pisana: “Serve una soluzione alternativa alle discariche“.

“Non possiamo far morire il distretto agroalimentare”

“Tutelare i nostri agricoltori, chi in queste terre ha costruito una vita di sacrifici” E’ il commento di Riccardo Milozzi, presidente della Confederazione Italiana Agricoltori di Roma in virtù dell’ipotesi di una scarica nel territorio.

L’agricoltura è già in crisi, se ci fosse una discarica nelle vicinanza riceverebbe il colpo di grazia – prosegue – abbiamo delle aziende importanti, un numero di lavoratori che vivono di questo settore . L”incidenza di un impianto di trattamento farebbe saltare un comparto per il quale ci stiamo battendo per risollevarlo” .

“Il comprensorio etrusco, infatti, comprende aziende di produzioni carni e latte, ma anche ortaggi e frutta, che rifiutano l’idea di una discarica. Se si dovesse costruire questa piattaforma verrebbe a mancare la qualità dei nostri prodotti e ci sarebbe un’incisività negativa sull’ambiente – incalza Milozzi – e sopratutto si metterebbero a rischio tanti posti di lavoro”.

E conclude: “Nelle zone rurali, ai confini tra Cerveteri e Fiumicino, sono attive aziende lattiere ed allevamenti di bovini che seppur in crisi, ancora oggi mantengono vive le speranze di non chiudere i battenti. Una discarica, qualora arrivasse, deciderebbe un destino annunciato“.

Il M5S: “Serve un piano rifiuti”

“Siamo soddisfatti che, in base a quanto annunciato, la Regione avvierà a gennaio l’iter di approvazione del Piano Regionale dei Rifiuti, anche se in ritardo rispetto al cronoprogramma chiesto dal MoVimento 5 Stelle, ma dando atto dell’impegno inter-istituzionale sul Rogo al Tmb Salario, a seguito della conclusione delle audizioni di enti locali e soggetti della società civile interessati, tenute in Commissione Rifiuti nei mesi scorsi”. Così in una nota i consiglieri regionali M5S del Lazio.

“La tempistica ottenuta all’epoca dall’assessore Valeriani, infatti, prevedeva inizialmente i seguenti passaggi: entro dicembre le Linee Guida e a metà 2019, dopo il passaggio di Valutazione Ambientale Strategica previsto per Legge, l’approdo del testo in Commissione Rifiuti e infine in Consiglio Regionale – spiega il consigliere regionale 5stelle, Marco Cacciatore, presidente della Commissione Rifiuti – Accettiamo per il momento questo ritardo, anche in ragione dell’incendio del Tmb Salario (leggi qui), ma ci auguriamo che il tutto non si areni di nuovo e prosegua velocemente, visto che sono ormai più di sei anni che i territori attendono il provvedimento“.

Un risultato che serve a tutti, che non ha colore politico e che pertanto non può essere oggetto di bagarre politica su elementi formali o di mera interpretazione delle leggi, senza il quale il Lazio resta destinato al disordine, al mare in tempesta che vede sopravvivere e crescere solo gli squali”, conclude.

FI: “Inutile scaricabarile, si intervenga sull’emergenza”

Parlare dell’emergenza rifiuti nella Roma della sindaca Raggi è come sparare sulla croce rossa. In questi giorni, per l’ennesima volta, giungono impietose segnalazioni in merito al precario decoro di una città che, ormai, di Capitale ha solo il degrado e l’incuria”.

Queste le parole del consigliere regionale del Lazio, Adriano Palozzi, che in una nota aggiunge: “Di questo, purtroppo, non possiamo che ‘ringraziare’ il Campidoglio e l’Ama, incapaci di affrontare e risolvere un contesto ambientale ed igienico-sanitario sempre più pesante. Inoltre, lo scaricabarile in atto tra Comune, Città Metropolitana, Ministero dell’Ambiente e Regione Lazio non fa altro che aggravare un contesto politico che invece necessiterebbe di collaborazione e sinergia: il tutto a discapito delle famiglie capitoline, che pagano la tassa sui rifiuti senza ottenere un servizio di raccolta perlomeno sufficiente e neanche amministratori in grado di gestire l’emergenza. Bisogna risolvere l’emergenza e farlo in tempi rapidi e concreti“.

FdI; “Niente discariche nella provincia”

Il sindaco Raggi non si sogni nemmeno di spargere i rifiuti dei romani in provincia. E’ suo dovere istituzionale individuare nel comune di Roma, siti idonei al conferimento dell’immondizia. Invece di punire i comuni virtuosi che hanno ridotto di molto la quantità dei rifiuti, si impegni a fare finalmente partire una vera raccolta differenziata da grande capitale europea, si metta a lavorare per dotare Ama di impianti che consentano la chiusura del ciclo dei rifiuti nel territorio nel quale sono prodotti e da lei governato”.

E’ il commento di Giancarlo Righini consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, che in una nota aggiunge: “Per quasi tre anni ha preso in giro i cittadini con la frottola del sistema ‘Zero Waste’ assolutamente impraticabile allo stato attuale, quando, anche come presidente della Città Metropolitana, avrebbe dovuto produrre atti amministrativi concreti per evitare che si giungesse allo stallo totale del processo: dalla raccolta al conferimento, allo smaltimento”.

Inconcepibile che non conosca i vincoli che tutelano le zone prescelte, assurdo che non abbia risposto alle obiezioni fondate dei sindaci dei luoghi interessati. Delle due, l’una: o la sua inerzia è incompetenza o è cattiva volontà, in ogni caso il risultato è che produrrà gravi contrasti tra istituzioni e istituzioni, cittadini e cittadini”, conclude Righini.

La Lega: “I giochi tra Regione e Campidoglio portano solo al caos”

“Il gioco dell’Oca messo in atto da diversi mesi dalla Regione Lazio e dal Campidoglio sul tema dei rifiuti, sta solo producendo caos, immondizia moltiplicata nelle strade e zero divertimento tra i cittadini per via di alcuni fantomatici piani ‘segreti’ dove sarebbero riportate le location per la realizzazione di nuovi impianti di smaltimento”.

Questo il commento del consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini, che in una nota prosegue: “In attesa del lancio del prossimo dado da parte della sindaca Raggi e del ‘fantasma’ Zingaretti registriamo, nel frattempo, la volontà del governatore di questa regione di portare entro gennaio il Piano rifiuti in Giunta. Peccato che andrebbero prima individuati i siti coinvolgendo cittadini, associazioni e comitati di quartiere, e poi, di conseguenza, adottati provvedimenti”.

“Insistere, per esempio – conclude Giannini – sul territorio del XIII Municipio dove già è presente Malagrotta, non solo rappresenta un insulto nei confronti di tutti quei residenti che da anni ne lamentano la presenza, ma addirittura si va a calpestare una di quelle poche zone verdi rimaste in città. La Lega è pronta alle ‘barricate’ per impedire questo ennesimo scempio”.

(Il Faro online)