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Recupero Tari a Ladispoli, il Comune bussa alle porte delle chiese e parrocchie

12 gennaio 2019 | 19:00
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Recupero Tari a Ladispoli, il Comune bussa alle porte delle chiese e parrocchie

Palazzo Falcone pretende 70mila euro per gli anni 2013-2017 dalle strutture ecclesiastiche

Ladispoli – Prosegue il pressing del Comune di Ladispoli per il recupero della Tari e anche la Chiesa finisce nel mirino di piazza Falcone.

L’amministrazione – la conferma arrivata direttamente dall’assessore Claudio Aronica – ha già avviato gli accertamenti sulla Tari legata appunto ad immobili di istituti religiosi. Il municipio chiede il regresso dal 2013 al 2017 per attività svolte in sagrestia, uffici, sale incontri, magazzini Caritas e persino stanze divenute, nel tempo, appartamenti.

Una somma pari a 70mila euro circa: ben 30mila vengono chiesti al Sacro Cuore di Gesù, 27mila dal centro Caritas, 18mila dalla Congregazione Figlie del Calvario, 17mila dalle Suore Agostiniane, 3mila a testa alla parrocchia Ss Annunziata e a un parroco e inoltre 1.800 all’Istituto Gesù del Nazareno.

Era stato proprio l’assessore Aronica, nei giorni scorsi, ad annunciare gli ottimi risultati dell’attività di accertamento che ha permesso al comune di Ladispoli di incassare nell’anno solare complessivamente “una somma di quasi 1.500.000 di euro tra imposte e tributi pregressi, comprese anche quote di piani di rateizzazione che garantiranno un flusso di incassi anche per il prossimo futuro”. Se la Chiesa non provvederà al pagamento degli arretrati a quel punto potrebbe intervenire l’Agenzia delle entrate.

(Il Faro online)