Ambiente |
Cronaca Locale
/

Ardea, il Fosso della Moletta a rischio biologico

16 gennaio 2019 | 17:05
Share0
Ardea, il Fosso della Moletta a rischio biologico

La onlus “creature del mare”, ha avviato un nuovo progetto di “citizen science”, basato sul calcolo dell’IBE (indice biotico esteso)

Ardea – L’Associazione onlus “creature del mare” che si occupa di tutela ambientale e animale, ha avviato un nuovo progetto di “citizen science“, basato sul calcolo dell’IBE (indice biotico esteso) iniziando dal Fosso della Moletta, che sfocia nel territorio del comune di Ardea (Rm).

Lo scopo è quello di rilevare dati importanti per valutare le possibili conseguenze degli elementi inquinanti sugli organismi viventi. Il Metodo IBE, non è alternativo a quello chimico-fisico e più utilizzato ma, fornisce dati complementari.

L’IBE è un’analisi delle acque fluviali per valutare le comunità di macroinvertebrati che le colonizzano. Queste comunità che vivono nel substrato sono composte da popolazioni caratterizzate da differenti livelli di sensibilità e alle modificazioni ambientale e con differenti ruoli ecologici ed hanno cicli vitali relativamente, lunghi.

Essendo un metodo di analisi complementare a quello chimico-fisico, il D.Lgs. 152/99Disposizione sulla tutela delle acque dall’inquinamento[…] – dà ampio rilievo al protocollo IBE, che monitora e classifica i copri idrici. In questo modo, si possono incrociare i di dati ottenuti dal metodo IBE con il livello di inquinamento rilevato dai parametri chimici, chimico-fisici e microbiologici (macrodescrittori-LIM) e stabilire lo stato ecologico delle acque prese in esame.

I biologi dell’Associazione onlus “creature del mare”, Valentina Braccia, Mirko Baruffa e Claudia Filippi, è bene intanto evidenziare che, non avendo finanziamenti, mossi ugualmente, dalla passione per lo studio, la ricerca per la tutela dell’ambiente, hanno effettuato le analisi nel Fosso della Moletta sotto forma di volontariato e gratuitamente, attraverso la loro associazione.

In merito ai dati rilevati nel tratto della foce del fiume di cui in oggetto nel mese di agosto 2018 con il metodo IBE, che riconsegnavano valori di contaminazione pari a 6 e 7, le acque del Fosso Molfetta, risultano essere inquinate o comunemente alterate (Classe III).

L’Associazione onlus “creature del mare”, precisa nel suo documento che i monitoraggi nelle acque andrebbero effettuati con più intensità e non solo in alcuni periodi dell’anno, questo perché, lungo il corso del canale, è alto il rischio di scarichi abusivi illeciti civili, agricoli e industriali.

Per una più dettagliata descrizione di quanto riportato nel nostro articolo, invitiamo i lettori a cliccare sul seguente LINK per scaricare la relazione dell’Associazione.

(Il Faro on line)