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Cronaca Locale
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Coronas: “Sui diritti dei minori il Comune fa propaganda ma niente atti concreti”

24 gennaio 2019 | 06:30
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Coronas: “Sui diritti dei minori il Comune fa propaganda ma niente atti concreti”

Il Capogruppo di Fdi: “Siamo all’assurdo: si fa un convegno sui minori ma non si dà seguito a una delibera di Consiglio per l’Istituzione del Garante per l’Infanzia”

Fiumicino – “L’Amministrazione continua a non dare risposte e a comportarsi in modo arrogante e autoreferente, e i risultati, anche su cose oggettivamente importanti, diventano un flop. Come l’incontro sulla tutela dei minori”.
A parlare è il capogruppo di Fratelli d’Italia al consiglio comunale di Fiumicino, Alessio Coronas. “Mi riferisco all’ultimo convegno su un tema che riteniamo fondamentale, tanto da aver chiesto più volte, sempre senza alcuna risposta da parte di Montino, della istituzione della figura del Garante per l’Infanzia, mandato ormai scaduto da un po’ e mai rinnovato o riassegnato.

Al di là dei comunicati trionfalistici propagandistici pubblicati da qualcuno, la realtà – come si vede persino dalle foto pubblicata sulla pagina facebook del Comune – è che la sala consiliare era desolatamente vuota.

Fa pensare che un Comune organizzi un convegno sui minori ma poi lui stesso non si preoccupi di nominare la figura di riferimento su quel tema. Così come non si è preoccupato di celebrare degnamente la Giornata internazionale per i Diritti dell’Infanzia. Non voglio fare dietrologia, ma tra la propaganda e l’interesse reale per un problema ce ne corre…

Ricordo infine che la figura del Garante per l’Infanzia è stata istituita con delibera di Consiglio comunale, dunque è un atto che non appartiene alla discrezionalità del Primo cittadino nominare o meno. Il Garante non è un delegato qualsiasi, ma una figura istituzionale importante, voluta dal Consiglio, in un territorio dove l’incidenza dei minori è altissima.

La propaganda porta ad aule vuote, senza interesse non per l’argomento in sé ma per la credibilità dell’Istituzione che lo propone. Non è questo il modo di gestire argomenti di tale delicatezza”.