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Figli del Destino e Lo sguardo oltre il fango, per non dimenticare l’Olocausto

27 gennaio 2019 | 02:02
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Figli del Destino e Lo sguardo oltre il fango, per non dimenticare l’Olocausto

Per la giornata della Memoria, la Mtda di Parco Leonardo è stata protagonista del film andato in onda su Rai Uno e di un musical in scena a Napoli

Fiumicino – Per la giornata della Memoria, la Mtda di Parco Leonardo, con Chiara Bono, è stata la protagonista del film andato in onda su Rai Uno “Figli del Destino”. Il docufilm prende spunto dal racconto di Liliana Segre, la senatrice a vita sopravvissuta a gli orrori dell’Olocausto, interpretata proprio da una delle allieve storiche della classe Gold Mtda, Chiara Bono appunto.

Prodotto da Red Film in collaborazione con Rai Fiction, Figli del destino è una docufiction che ricostruisce le storie di quattro bambini italiani ebrei. Liliana Segre, Lia Levi, Tullio Foà e Guido Cava, vittime dell’orrore e della vergogna delle leggi razziali. Si tratta, quindi, di un racconto della memoria, intrecciato con le emozionanti interviste dei quattro protagonisti, oggi.

Ad introdurre il racconto la voce di Neri Marcorè, che conduce gli spettatori nel lontano 1938. Il 5 settembre, a San Rossore, il re Vittorio Emanuele firmò il primo decreto che diede il via alla persecuzione degli ebrei. I bambini, solo perché ebrei, furono costretti a rinunciare alla scuola mentre per gli adulti vennero meno anche tutti gli altri diritti civili.

Lo sguardo oltre il fango

Contestualmente, al Palapartenope di Napoli è andato in scena “Lo sguardo oltre il fango”, versione teatrale de “Il Bambino col pigiama a righe”, la cui protagonista è Margherita Rebeggiani, altro talento della Mtda. Sullo spettacolo partenopeo, anche un servizio del Tg2.

Il musical, nato da un’idea del Maestro Simone Martino (musiche) e del poeta Lorenzo Cioce (libretto), si sviluppa in due atti, attraverso testi tratti da documenti storici, con dialoghi dalla forte presa emotiva e con la trama di un’intensa colonna sonora.

Tra gli scopi dello spettacolo ci sono sia la sensibilizzazione sulla vicenda dell’Olocausto sia la riflessione sempre attuale sull’inte

La trama

La trama racconta di Ziva, una ragazza ebrea polacca di undici anni, deportata con la sua famiglia in un campo di concentramento durante la seconda guerra mondiale. Qui incontra il coetaneo tedesco Peter, figlio del comandante SS del lager. Tra i due nasce una forte sintonia che si trasforma in amore che annienta ogni differenza e lascia spazio solo al sogno di una vita condivisa fra disperazione e uno sguardo verso il futuro.

Perché proprio a Napoli?

Napoli fu la prima città in tutta l’Europa occupata capace di cacciare i tedeschi liberandosi dalle truppe naziste; dal 27 al 30 settembre del 1943, infatti, i napoletani insorsero e cacciarono via i soldati del Reich. In una rivolta che prese il nome delle “quattro giornate di Napoli”.