La Polemica |
Cronaca Locale
/

Tracciato Verde, gli ambientalisti: “Legittimo il ricorso al Tar del Lazio”

28 gennaio 2019 | 10:37
Share0
Tracciato Verde, gli ambientalisti: “Legittimo il ricorso al Tar del Lazio”

Comitato per la difesa della Valle del Mignone, Italia Nostra Sezione Etruria e Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia su Mazzola: “Firmò il parere favorevole della Provincia alla conferenza dei servizi”

Tarquinia – “Le associazioni ambientaliste e i comitati di Tarquinia, hanno impugnato la delibera del Cdm, che dava la compatibilità ambientale al tracciato verde della Ss 675 nella Valle del Mignone e quella del Cipe che deliberava il progetto preliminare e, poiché la Ctvia aveva dato due pareri negativi al tracciato verde, l’ordinanza del Tar Lazio ha confermato la legittimità dei ricorrenti; questo il dato di fatto per noi comitati e associazioni ambientaliste, le prospettive sono chiare: chiediamo che si proceda con urgenza a considerare la nostra proposta di aggiramento a nord di Monte Romano e la messa in sicurezza dei restanti 13 km della SS1 bis, fino all’innesto dell’attuale A12, utilizzando lo svincolo attuale da poco realizzato e mantenendo l’uscita per Tarquinia”.

E’ quanto si legge in una nota diffusa da Comitato per la difesa della Valle del Mignone, Italia Nostra Sezione Etruria e Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia, che precisano: “Noi parliamo di sicurezza stradale, la vogliamo subito, come i cantieri aperti, ma per opere utili, con una importante indicazione su cui invitiamo a riflettere tutti gli amministratori ed i cittadini che non siano solamente attratti dall’eldorado delle grandi opere: valutiamo concretamente la possibilità di usare i 470 milioni di euro già stanziati per il tracciato verde e di destinarne solo una quota per la messa in sicurezza della Aurelia bis ed i rimanenti per la messa in sicurezza di tutte le strade dissestate della Tuscia che le persone sono costrette a percorrere ogni giorno: piccole opere ma di grande impatto sulla vita e sulla sicurezza della gente”.

I soldi del tracciato verde non devono senz’altro andare perduti, ma spesi sul territorio per le reali esigenze dei cittadini; ci guadagnerebbero l’ambiente, il territorio, l’economia per un reale sviluppo indirizzato alle vocazioni storiche della Tuscia quali agricoltura e turismo sostenibile”, proseguono i comitati.

E sulle dichiarazioni di Mauro Mazzola, “che cerca il rientro sulla scena politica dopo essere stato abbandonato dai propri elettori al termine del suo mandato di sindaco di Tarquinia, dobbiamo fare una precisazione”.

“Intanto che la sua competenza in materia di viabilità ci è ben nota da altre pregresse scelte che hanno segnato per sempre la città di Tarquinia (si veda la disastrosa situazione delle complanari della autostrada tirrenica che ci ha lasciato in eredità)”, scrivono.

“Nonostante oggi egli si attribuisca una contrarietà al tracciato verde questo è facilmente smentito dai suoi stessi recenti atti di amministratore pubblico. Gli rinfreschiamo la memoria citandogli le esatte parole del decreto della provincia di Viterbo del 27 aprile 2016 sul parere richiesto sul tracciato verde, in sede di conferenza di servizi in cui con la sua penna sancisce l’impegno del ‘Presidente della Provincia ad intervenire affinchè l’opera venga realizzata nel più breve tempo possibile’“.

“E con questo caliamo anche noi il nostro definitivo sipario sull’ex sindaco dopo che è stato chiuso dagli elettori”, concludono.

(Il Faro online)