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Ostia, boato nella notte ma non era un attentato. Stalker sottoposto a fermo

7 febbraio 2019 | 17:42
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Ostia, boato nella notte ma non era un attentato. Stalker sottoposto a fermo

Ha fatto esplodere una bomba carta sotto casa della ex compagna. Nell’abitazione dello stalker i carabinieri scoprono una santabarbara

Ostia – La città si è svegliata con un boato che ha fatto tremare i vetri. E sui social tutti a interrogarsi cosa fosse stato: la banda dei bancomat? Il serbatoio di un’auto incediata dai piromani? Una fuga di gas? Un aereo militare che ha abbattuto il muro del suono? No, semplicemente l’opera di un pericoloso stalker.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia Ostia questa mattina, giovedì 7 febbraio, hanno arrestato un italiano di 43 anni, già noto alle forze dell’ordine, per detenzione illegale di esplosivi, armi e munizioni, porto illegale di esplosivo, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità ed atti persecutori.

L’uomo, domiciliato a Ciampino, nonostante fosse sottoposto al divieto di avvicinamento, si è presentato intorno alle due di notte, sotto casa della ex compagna in via Mare di Tasman, nella zona dello stadio Stella Polare. Dopo averla minacciata per citofono, il folle ha fatto esplodere una potente bomba carta nei pressi dell’abitazione della perseguitata, dandosi poi alla fuga.

I militari lo hanno immediatamente rintracciato, sottoponendolo dapprima a perquisizione personale e successivamente estendendo il controllo al suo domicilio a Ciampino, all’interno del quale, nascosta in camera da letto, i Carabinieri hanno rinvenuto una pistola semiautomatica marca “Beretta” illegalmente detenuta e completa di 4 colpi, nonché 32 ordigni esplosivi – del tipo “bomba carta” – per un peso complessivo di circa 23 kg di esplosivo.

Le armi sono state sequestrate, mentre lo stalker è stato trattenuto nelle camere di sicurezza del Gruppo Carabinieri di Ostia, in attesa delle decisioni del magistrato.

Per tutta la mattinata il popolo di facebook si è interrogato sull’origine di quel boato nel pieno della notte. Sono state avanzate le più variegate ipotesi, alla luce del fatto soprattutto che l’esplosione non era stata seguita dal suono di sirene dei vigili del fuoco o delle ambulanze.