Tor di Valle, in attesa dello stadio scatta il sequestro della strada perimetrale

13 febbraio 2019 | 15:58
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Tor di Valle, in attesa dello stadio scatta il sequestro della strada perimetrale

Sequestrata la strada che fiancheggia l’ex ippodromo prossimo stadio e diventata una discarica. A pensarci è stata la Squadra navale della Guardia di Finanza anche se la strada è comunale

Roma – C’è voluta addirittura la Squadra Navale della Guardia di Finanza a procedere con il sequestro di un’intera strada di fianco all’ex ippodromo di Tor di Valle. In attesa dello stadio della Roma che il Campidoglio vuole pervicamente realizzare, nonostante le perplessità del Politecnico di Torino ed i risvolti giudiziari, è il primo sequestro che scatta a ridosso dell’area. Nella “distrazione” della Polizia locale di Roma Capitale.

E’ scattato ieri, martedì 12 febbraio, il sequestro di una strada che fiancheggia l’ex ippodromo di Tor di Valle. Ad apporre i sigilli ai sensi dell’articolo 321 del Codice di Procedura Penale (sequestro conservativo prima dell’azione penale) è stata la squadra operativa della Sezione Navale Lido di Ostia della Guardia di Finanza. Difficile immaginare perchè sia stato questo organo di polizia ad occuparsi della vicenda quando solitamente in fatto di discariche abusive si occupano la Polizia locale o il Nucleo di tutela ambientale dei Carabinieri.

Cumuli di vecchi materassi e di calcinacci dove dovrà sorgere lo stadio della Roma

Cumuli di vecchi materassi e di calcinacci dove dovrà sorgere lo stadio della Roma

L’area di Tor di Valle com’è noto è epicentro di pesanti interessi immobiliari. L’amministrazione capitolina è fortemente intenzionata a realizzarvi lo stadio della Roma ed il progetto collegato: il M5S contrario all’operazione quando era all’opposizione, ha modificato il proprio atteggiamento appena salito alla guida del Campidoglio. Il piano è stato modificato con un alleggerimento del peso edilizio ma anche con la cancellazione della maggior parte delle opere pubbliche da realizzare a carico del privato che ha proposto l’urbanizzazione della zona. Il 6 febbraio scorso la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per 15 persone nell’ambito dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma. I pm hanno chiesto il processo, tra gli altri, per l’imprenditore Luca Parnasi, per l’ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio, Adriano Palozzi, per l’ex assessore regionale, Michele Civita, per il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Davide Bordoni e per il soprintendente ai beni culturali di Roma, Francesco Prosperetti. Contestati, a seconda delle posizioni, i reati di associazione a delinquere, corruzione e finanziamento illecito.

Foto di Emanuele Valeri.