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Una Lazio troppo rimaneggiata, esce sconfitta dal Ferraris di Genoa

18 febbraio 2019 | 18:12
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Una Lazio troppo rimaneggiata, esce sconfitta dal Ferraris di Genoa

La Lazio in vantaggio per cinque sesti della partita, nella quale avrebbe potuto anche raddoppiare, prima con Correa e poi con Badelj, soccombe nel finale al Genoa che vince 2 a 1

Calcio – La Lazio dopo essere stata per cinque sesti della partita in vantaggio e, nei quali avrebbe potuto anche raddoppiare, prima con Correa e poi con Badelj (già autore di un gran bel gol al primo tempo), nella parte finale del match, soccombe al Genoa. I grifoni, al 75° con Sanabria e al 94° con Criscito, lasciano, completamente, a bocca asciutta i Capitolini che, tornano dalla Liguria, con zero punti.

Ora, dopo questa sconfitta e quella precedente con il Siviglia, il cammino della Lazio in Campionato e in Europa, si fa oltremisura tortuoso e difficile, non tanto per i valori tecnici che la prima squadra della Capitale può vantare e che non hanno nulla da invidiare al Siviglia in Europa League né al  Milan, Roma, Atalanta in Campionato nella corsa al quarto posto, bensì, per il numero troppo elevato di infortunati, alcuni dei quali, laddove impiegati e non al meglio delle loro condizioni fisiche, aggraverebbero, Genoa Lazio_2019_02_17_Foto1ulteriormente, una condizione già fortemente precaria in un momento della stagione che è determinante per raggiungere le ambizioni che la Lazio si è prefissa ad Agosto 2018.

E comunque, anche se in questo momento le avversità sono molte, ugualmente, vorremmo che si alimentasse ottimismo nell’ambiente Lazio e desideriamo appellarci a quei momenti, in cui tutti davano la Lazio per spacciata e poi, invece, l’Aquila Capitolina ha saputo spiegare le proprie portentose ali e spiccare il volo, verso traguardi, all’inizio, insperati. Come l’ultimo match di coppa Italia, vinto contro l’Inter (e non solo) e che ha permesso ai bianco celesti di volare in semifinale; oppure, sempre contro l’Inter, ricordare quando la squadra della “triplete” di Mourinho, venne dalla Lazio sconfitta e dove quest’ultima si aggiudicò la Supercoppa Italiana; senza trascurare poi, la “Lazio dei – 9“; oppure, allo scudetto conquistato nel 1999/2000, dove si pensava che la Juventus la spuntasse anche in quell’occasione e dove invece, una pioggia incessante da “diluvio universale” in quel di Perugia, fece “giustizia” e arrivò nella Capitale il secondo scudetto bianco celeste.

Insomma, per tutti quei tifosi passionali, di cui la Lazio è “portatrice sana”; per tutti coloro che hanno vissuto e seguito sempre, nel male e nel bene le sorti della Lazio; perché è giusto non arrendersi mai; perché la storia della S.S. Lazio nata nel 1900, ha insegnato che l‘identità di questa tifoseria non può e non deve essere intaccata da nessuno; è giusto che si guardi con ottimismo alle prossime partite, seppur sempre con i piedi in terra e rispetto per gli avversari di turno ma, allo stesso tempo, sarà importante rimanere  tutti compatti: tifosi, giocatori, società e quella poca parte di stampa che dedica alla Lazio le attenzioni che merita come una delle squadre storiche del Calcio Italiano.

Troppe sono state le polemiche di questi giorni e i tentativi ai quali, purtroppo, una parte di stampa ci ha abituati, iniziando dal pre-partita contro il Siviglia, dove, a seguito degli scontri nella capitale tra tifosi, con feriti, prima ancora che si conoscessero nel dettaglio le dinamiche dei conflitti, si alimentavano a priori e si davano per scontate sulle testate giornalistiche, le colpe alla tifoseria Laziale.

Ecco, per tutte queste avversità, che si aggiungono a quelle del campo (infortuni), crediamo sia più produttivo, creare un cordone di solidarietà bianco celeste, intorno a società, giocatori e tecnico. Ora, più che mai c’è bisogno della 12A forza in campo: c’è bisogno della vicinanza dei tifosi…Quelli veri, quelli che criticano ma, che amano la Lazio, a prescindere…e che, in situazioni particolari la incoraggiano all’infinito.

Vorremmo che l’ambiente Lazio, provasse ad abbandonare per le prossime tre impegnative partite che le Aquile della Capitale dovranno affrontare contro Siviglia (Europa League), Milan (Coppa Italia) e Roma (Campionato), le critiche distruttive che in questo momento, non sarebbero di buon auspicio per i ragazzi di Mister Inzaghi, già chiamati a mettere il campo oltre il 100% delle loro potenzialità.

Ci riferiamo, ad esempio, senza entrare in merito ai fatti, né alle cause e alle motivazioni, delle polemiche sorte tra i tifosi laziali e il responsabile della Comunicazione, Arturo Diaconale. Preferiamo non parlarne, perché alimenteremmo solo negatività ed ora, la Lazio ha bisogno di tranquillità, concentrazione e determinazione. Risorse, quest’ultime, indispensabili per stravolgere quei pronostici fatti da chi vorrebbe vedere i bianco celesti soccombere, rispetto a tutti quegli “innamorati” della Lazio  che, invece, vorrebbero vederla emergere in tutte e tre le competizioni dove, tra l’altro, la prima squadra della Capitale è ancora in corsa.

Le dichiarazioni degli allenatori nel dopo partita di Genoa – Lazio

PRandelli_1Prandelli – Nel primo tempi la squadra non ha fatto male ma eravamo meno convinti e sulle seconde palle non abbiamo accorciato bene. Nella ripresa, invece, i ragazzi sono scesi determinati per ribaltare il risultato. In questo momento il nostro obiettivo è cercare di abbandonare velocemente la zona brutta, perché basta una partita per rimettere tutto in discussione. Si stanno però buttando le basi per un progetto importante. Il nostro pubblico è stato straordinario come sempre. Se stiamo tutti uniti si crea un’alchimia magica.”

Farris InzaghiS. Inzaghi – “Ci mancava qualche giocatore di troppo ma sicuramente non doveva essere una scusa. La squadra meritava qualcosa di più ma il calcio a volte è crudele. Dopo essere passati in vantaggio abbiamo avuto le occasioni per raddoppiare con Correa e Badelj ma purtroppo non ci siamo riusciti. La squadra si è comportata molto bene in fase difensiva senza concedere particolari occasioni ai nostri avversari ma stiamo sempre commentando una sconfitta. C’è rammarico anche per i gol presi. Il primo su un rimpallo e il secondo su un palo interno. Dopo il pareggio abbiamo avuto anche una chance noi. Purtroppo le partite le devi chiudere altrimenti può succedere di tutto”. Riguardo a Badelj, ieri in campo da titolare, Inzaghi afferma: “ogni giorno che passa si adatta meglio al nostro stile di gioco. E’ arrivato da un Mondiale e per questo ha perso buona parte di preparazione ma sicuramente sta crescendo e oggi pomeriggio lo ha dimostrato. Sono contento per la sua prestazione e per la rete. Poteva fare anche il secondo ma Radu (portiere del Genoa) ha fatto una bella parata. Sicuramente potrà aumentare il suo minutaggio in campo nelle prossime settimane. Poi, riferendosi a Badelj e Leiva, commenta così: “stiamo parlando di due giocatori di grande qualità. Da qui alla fine saremo in emergenza quasi sempre ma questa situazione va affrontate e superata da grande squadra.”

Le formazioni

Bandiera GenoaGENOA (4-3-3): Radu; Biraschi (88° Pereira), Romero, Zukanovic, Criscito; Rolon, Radovanovic (56° Pandev), Lerager; Lazovic (46° Bessa), Sanabria, Kouame.

A disp.: Marchetti, Jandrei, Gunter, Pezzella, Lakicevic, Veloso, Dalmonte.

All.: Cesare Prandelli.

SS LAZIOLAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu (72° Jordao); Marusic, Romulo (64° Leiva), Badelj, Cataldi, Lulic; Correa, Immobile (55° Caicedo).

A disp.: Proto, Guerrieri, Kalaj, Neto.

All.: Simone Inzaghi.

Tabellino della partita

Marcatore: 44° Badelj (L), 75° Sanabria (G), 90°+4′ Criscito (G)

Arbitro: Luca Banti (Sez. Livorno)

Ass.: Bindoni – Di Vuolo

IV uomo: Piccinini

VAR: Abisso

AVAR: Lo Cicero

NOTE. Recupero: 1′ pt., 4′ st.

Ammoniti: 69° Patric (L), 78° Romero (G), 90° Badelj (L)

(Il Faro on line)