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“Med Blue Economy”, a Gaeta 8 giorni per riscoprire il Mediterraneo che fa impresa

16 aprile 2019 | 16:31
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“Med Blue Economy”, a Gaeta 8 giorni per riscoprire il Mediterraneo che fa impresa

Tappa finale dell’evento a Gaeta dal 24 aprile al 1 maggio 2019.

Gaeta – Otto giorni di convegni, esposizioni, concerti, rievocazioni storiche. È la ricetta presentata ieri nella sala consiliare del Comune di Gaeta, dagli ideatori del “Med Blue Economy“.

L’evento, che avrà la sua tappa finale proprio a Gaeta, dal 24 aprile al 1 maggio 2019, ha come obiettivo non solo quello di istituire una zona economica speciale, capace di attrarre anche “attori” stranieri e di riportare nell’area coinvolta – dal Golfo di Gaeta, appunto, a quello di Napoli – importanti agevolazioni burocratiche, sociali ed economiche alle imprese del territorio, ma anche quello di rilanciare il Mediterraneo come “mare nostrum”, andando a recuperare la sua importanza storica nel mondo degli scambi commerciali, in un contesto, però, di sviluppo sostenibile.

Un obiettivo finale articolato e complesso, che trae forza dal suo “trait d’union” (ossia la risorsa mare e l’economia blu) e dalla tenacia dei suoi organizzatori, ovvero la Confederazione italiana per lo sviluppo economico (Cise), fondato dal Consorzio Asi di Napoli, Asi di Caserta e dal Consorzio industriale del sud pontino.

Durante la conferenza è stato anche presentato il ricco calendario della manifestazione, con il primo cittadino di Gaeta, Cosmo Mitrano, a fare gli onori di casa, “Il Med ci farà vivere a 360° l’economia blu, che non è solo diportismo, ma anche cantieristica e pesca”, ha dichiarato il Sindaco.

“Un evento che vuol essere un grande laboratorio, una fucina di idee dove attori nazionali e internazionali potranno confrontarsi, ragionando in un’ottica di area vasta – ha aggiunto Mitrano -. Il messaggio importante di questa manifestazione è che per rilanciare i nostri territori bisogna stare uniti, anche perché il 90% del Pil locale proviene dall’economia blu, compreso anche tutto l’indotto (che va dalla ristorazione all’abbigliamento) che vi gravita intorno”.

“È il mare stesso a insegnarci quali sono le sue potenzialità da esportare e, quali, invece, le criticità da affrontare. Questa manifestazione, che non si ferma ai confini nazionali – ha concluso Mitrano – è per noi motivo di orgoglio”.

Ad entrare, poi, nei dettagli del programma è stato, invece, il presidente del Consorzio industriale del sud pontino Salvatore Forte che ha spiegato: “Abbiamo voluto che la Signora del vento ricoprisse un ruolo centrale in questi 8 giorni”.

E ancora: “Il profumo ‘Acqua di Gaeta’, prodotto da Paola Scarpellino (leggi qui) sarà patrimonio emozionale dell’evento. Per quanto riguarda la manifestazione in sé, ad animarla, il 25 aprile, da Cava dei Tirreni arriverà un corteo storico – più di 150 i personaggi – che attraverserà il cuore medievale di Gaeta, inscenando la battaglia del Garigliano del 1903“.

“Non mancheranno progetti per le scuole, sfilate di alta mare a tema mare, confronti sulla riattivazione della Littorina. Una spiaggia finalmente accessibile anche ai diversamente abili (grazie al progetto di Ivana Sellari), il concerto del primo maggio e, non da ultimo, visite guidate sulla ‘Moby Dick’, la barca che porterà residenti e turisti alla scoperta del patrimonio archeologico del Golfo“, ha spiegato Forte.

Un mix “rock”, quindi, capace di alternare approfondimenti tematici di rilievo per l’economia a momenti ludici e di intrattenimento culturale, che, però, non avrebbe visto la luce senza il supporto del Consorzio Asi di Caserta.

“Ciò che ci divide – ha affermato la presidente Raffaella Pignetti – in realtà, è solo un corso d’acqua, per il resto, le nostre aree industriali sono perfettamente adiacenti. Il Med, poi, è l’occasione perfetta per svolgere il nostro dovere istituzionale: promuovere e supportare le imprese del territorio (solo a Caserta sono circa 4000 quelle che hanno saputo tenere testa alla crisi). Perché è fondamentale ricordare a tutti che sono le competenze che fanno ripartire l’economia locale”.

A far calare il sipario sulla conferenza, infine, l’intervento del presidente del Cise, Giuseppe Romano: “È bene sottolineare che il Golfo di Gaeta e quello di Napoli non sono concorrenti, ma attori protagonisti di questa realtà. I risultati – ha concluso – si possono ottenere solo collaborando e mettendo a frutto le capacità di ognuno di noi”.

(Il Faro online)