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Ostia, armi e camion pieni di droga: otto arresti di un nuovo clan

16 aprile 2019 | 11:10
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Nuovo clan tutto italiano bloccato con 21 kg di cocaina e 150 di hashish. Giallo su quattro pistole e una mitraglietta intercettate nel 2017

Ostia – Un nuovo clan composto da otto persone specializzato nel traffico di stupefacenti ma anche di armi è stato sgominato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma. li investigatori ritengono che sia nata una nuova organizzazione scollegata dalle multinazionali del crimine come ndrangheta, cosa nostra o camorra.

I finanzieri stanno eseguendo oggi, martedì 16 aprile, nel Lazio e in Spagna la misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso la Procura di Roma nei confronti di otto persone appartenenti a un’organizzazione criminale dedita al narcotraffico tra l’Italia e la penisola iberica.

Coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia capitolina, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno smantellato una pericolosa gang radicata ad Ostia, a partire dall’arresto, nel mese di aprile 2017, di Salvatore Del Dotto (44 anni) e Stefano Luongo (28 anni), trovati in possesso di oltre 10 chilogrammi tra cocaina, hashish e marijuana, nonché di 4 pistole e una mitraglietta “UZI” con relativi silenziatori, caricatori e munizioni.

I due romani di Ostia sono stati già condannati in primo grado in seguito a quell’operazione anche se le perizie tecniche non sono state in grado di stabilire se le armi siano state usate in Italia e in quale circostanza.

Dalla ricostruzione della rete relazionale dei soggetti arrestati, secondo quanto evidenziano le forze dell’ordine, sarebbero emersi legami stabili con Alessandro Max Capriotti (27 anni), dal quale Del Dotto e Luogo si rifornivano di droga, e con un sodalizio operante nel territorio lidense, capeggiato da Manuel Sabellico (45 anni) e Manolo Mazzoni (43 anni), a loro volta in contatto con un cittadino italiano dimorante in Spagna, per il cui tramite si approvvigionavano di ingenti partite di stupefacenti da esponenti della criminalità autoctona.

In tale contesto, la custodia, il trasporto e la rivendita del narcotico agli spacciatori, stando alle risultanze investigative, venivano curati da una serie di complici, tra i quali Matteo Greco (32 anni) e un ulteriore individuo, sempre italiano, allo stato irreperibile.

Durante le attività investigative, le Fiamme Gialle nell’estate 2017, rispettivamente a luglio e agosto, hanno stroncato due tentativi di importazione, procedendo al sequestro di oltre 21 chilogrammi di cocaina e 250 chilogrammi di hashish, nonché all’arresto in flagranza di 7 tra corrieri e fiancheggiatori. In entrambi i casi il trasporto delle partite di droga era avvenuto via terra su camion: i 21 kg di cocaina sono stati intercettati a Tirrenia mentre i 250 kg di hashish sono stati bloccati su una strada di collegamento tra Roma e Ostia.

Sono finite in carcere con l’accusa di traffico di stupefacenti Salvatore Del Dotto, Stefano Luongo, Alessandro Max Capriotti, Manuel Sabellico, Manolo Mazzoni e Matteo Greco. A cura delle autorità di polizia spagnole – attivate dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno, con l’ausilio del II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza – sono in corso le ricerche del connazionale destinatario di un Mandato d’Arresto Europeo.

E’ bene sottolineare che le prove di colpevolezza si formano nel corso del processo alla presenza dei giudici e dei difensori di parte oltre che dell’accusa. Pertanto fino al giudizio di terzo grado gli arrestati sono da considerarsi non colpevoli.