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Semaforo al Granaretto, il Comitato cittadino puntualizza: “Spegnere non è la soluzione”

"Chiediamo con forza alle autorità competenti, di regolarne meglio i tempi di attesa".

Fiumicino – “Il problema del semaforo sull’Aurelia al Granaretto non si risolve spegnendolo, bensì regolandone meglio i tempi di attesa” – all’indomani dell’uscita di alcuni articoli su importanti organi di stampa locali, il Comitato cittadino di Granaretto puntualizza la propria posizione in merito alla questione viabilità sull’Aurelia.

“Non si è alla vigilia di alcuna iniziativa di protesta al Granaretto in merito al semaforo sull’Aurelia, la cui installazione quale semaforo esclusivamente pedonale si dovette proprio a una lunga battaglia ingaggiata dal Comitato più di dieci anni fa, quando gli abitanti del neonato quartiere rischiavano quotidianamente la vita per attraversare l’Aurelia e raggiungere l’antistante stazione ferroviaria di Palidoro-Torrimpietra per recarsi al lavoro a Roma” – dichiara il Presidente del Comitato Alessio Pietrogiuli.

Spegnere il semaforo vorrebbe dire per i cittadini del Granaretto un ritorno a un passato assolutamente inaccettabile e a una situazione indegna di un Paese civile. Con la sopravvenuta impossibilità di accedere al quartiere da via di Casal Sant’Angelo, le 150 famiglie del Granaretto sarebbero sostanzialmente imprigionate durante il week-end con lo spegnimento del semaforo sull’Aurelia, come il caos che si vive settimanalmente a Torrimpietra all’incrocio di via Tre denari dovrebbe insegnare in modo eloquente”.

“Il semaforo – che nel frattempo da esclusivamente pedonale è divenuto anche stradale per via della ridefinizione della viabilità delle vie di accesso al quartiere stabilita dalla ex-Provincia di Roma – rappresenta un problema perché è tarato male. Chiediamo con forza alle autorità competenti, (Amministrazione comunale, ANAS) di regolarne meglio i tempi di attesa. Spesso, soprattutto in orario serale, le auto provenienti da Nord (Civitavecchia, Ladispoli) non riescono a svoltare verso Granaretto, perché non si accende il verde al semaforo con la svolta a sinistra, e sono costrette a lunghe attese, talvolta anche superiori ai dieci minuti!”.

Più che del semaforo i cittadini di Granaretto si lamentano per la perdurante assenza di un marciapiede lungo la via di accesso del quartiere (frequentata anche da numerosi scuolabus, vista la presenza della Scuola Media Albertini) e di pensiline in corrispondenza delle fermate del Cotral sull’Aurelia.

“Il Comitato confida che si possa trovare in tempi brevi con l’aiuto di tutte le forze politiche la soluzione idonea per la sicurezza degli abitanti del quartiere e di studenti, insegnanti e personale della scuola Media Albertini” – conclude il Presidente Pietrogiuli.