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Ostia, Emma Fausti a Lightouch celebra La memoria della sabbia

Allestimento con otto sculture di Emma Fausti nel centro medico Lightouch per ribadire lo stretto rapporto tra territorio, passato, presente e sabbia

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Ostia – E’ un connubio tra passato e presente, tra religioso e laico, tra onirico e senso reale quello proposto da Emma Fausti nella mostra “La memoria della sabbia inaugurata venerdì 19 aprile presso l’associazione Gioire ospite del centro medico per la dermatologia e l’estetica Lightouch di via Corrado del Greco 54. Un matrimonio concettuale senza tempo eppure tangibile attraverso la forza della scultura che ha un tema dominante: la sabbia.

Ostia

E’ la sabbia del suo territorio, quello di Ostia dove è nata, ma anche la sabbia che sotto forma di silicio genera microchip e circuiti elettronici quella che Emma Fausti sceglie come tema della vita. Artista da sempre, dopo i sui primi studi al Liceo artistico, a Roma, Emma prosegue con l’accademia delle Belle arti. Qui, allieva di Emilio Greco si diploma nel 1980 con il massimo dei voti . Sono numerose le sue collaborazioni per restauri: le porte e le dorature di Palazzo Barberini di Villa Madama; il Crocifisso del Panteon; le dorature e stucchi della Banca d’Italia. Numerose le sue scenografie per il teatro dell’Opera, per le maggiori Opere Liriche, sia in Italia che all’estero, come a Tokio, per citarne una; crea scenografie anche per la televisione. Le ultime in ordine di tempo sono quelle della trasmissione “Ballando con le stelle“.

FAUSTI.LOCAND

È impossibile fare quì un elenco delle opere di Emma, come dei riconoscimenti e i premi che ha ottenuto, già a partire dal 2001. Una delle sue opere emblematiche è la Grande Croce, realizzata nel 2010, per la chiesa di S. Maria Madre di Ospitalità a Roma, diventata un punto di riferimento.

Al Lightouch di Ostia Emma Fausti ha selezionato otto opere emblematiche del suo vissuto con la Storia, con il territorio e con la tecnologia. Si tratta de La Fatina at, L’Italia è femmina, Il volo, Tecne Mundi, Oltre, La Rosa, Strati di Storia e La rete del ragno. Si tratta di sculture e di pittosculture che propongono la pervasività benefica della sabbia nella nostra vita e, in particolare, in quella di Emma, molto legata alle sue origini ostiensi. In L’Italia è femmina, per esempio, nel corpetto in pelle tinta di sabbia il corso del fiume Tevere collega la storia della nazione a quella di Roma e il delta del fiume, con Isola Sacra, Ostia e Fiumicino, costituisce il sesso del manichino.

L'Italia è femmina

L’Italia è femmina

C’è poi un altro tema, quello della corruzione dell’ambiente naturale. “Per quanto riguarda lo sviluppo delle opere artistiche o dei sentieri evolutivi del ciclo della vita – segnala Eleonora Mingoia, arteterapeuta – bisogna tener presente come mai affiorano alla mente delle immagini o manipolazioni dei materiali presenti in natura, cosa che avviene e anche oggi nelle trasformazioni tecnologiche del sapere umano. Soprattutto nel nostro tempo stiamo raggiungendo una consapevolezza dell’inquinamento ambientale. In questo senso, le opere d’arte di Emma Fausti sono delle esperienze artistiche con materiali economici e naturali come la sabbia che consentono di far uscire la luce di un artista davvero singolare“.

La rete del ragno

La rete del ragno

La mostra “La memoria della sabbia” sarà visitabile gratuitamente fino al 19 maggio negli orari di apertura del centro medico di dermatologia e estetica Lightouch in via Corrado del Greco 54 a Ostia.

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