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Genova: I graffi della pantera ecuadoriana regalano tre punti importanti alla Lazio

29 aprile 2019 | 21:08
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Genova: I graffi della pantera ecuadoriana regalano tre punti importanti alla Lazio

L’uno-due di Caicedo alla Sampdoria riaccende le velleità dei biancocelesti di raggiungere il quarto posto

Genova – Terzo minuto dal fischio d’inizio della partita Sampdoria-Lazio. La panteranera ecuadoriana, nella propria metà campo, contrasta Colley e gli “strappa” la palla dai piedi per involarsi come un’Aquila per circa 70 metri verso la porta avversaria, resistendo al ritorno del difensore Sampdoriano che, invano cerca di recuperare la sfera protetta con gli artigli e con la prestanza fisica dalla punta binacocelste che entrato in aera di rigore, ha un attimo per alzare lo sguardo verso il centro dell’area e per decidere se servire un compagno. Questione di centesimi di secondo e la pantera laziale, capisce che deve terminare in porta da solo la sua azione. Ancora uno sguardo al portiere e poi, con un colpo felpato con il suo piede sinistro sulla palla, lascia partire un tiro delizioso che trafigge l’estremo difensore come fosse una lama rovente in un panino di burro.

Sampdoria zero, Lazio uno.

Passano pochi minuti ed esattamente, al 19°, una grande azione corale della Lazio, arrivata nella tre quarti di campo Sampdoriana, serve la palla per Correa che appoggia per Romulo accorso sulla fascia destra, permettendo a quest’ultimo di arrivare sul fondo e “confezionare” un cross verso il centro che trova puntuale all’appuntamento Caicedo. Stacco di testa sontuoso, giocato d’anticipo dalla pantera nera laziale ai danni del suo difensore e palla là, dove il portiere blucerchiato non può mai arrivare: all’angolino basso posto alla sua destra.

E’ stata la domenica di Caicedo e a lui dedichiamo la copertina di questa pagina. Un ragazzo sempre umile ed un professionista che lavora con impegno e attitudine e sempre pronto quando Mister Inzaghi lo chiama in causa. Un “Campione” di quelli silenziosi che creano armonia nello spogliatoio, che sanno aspettare il proprio momento, che non sono da copertina dei migliori “Tabloid”, alla Ronaldo (CR7) per intenderci ma, che possono arricchire di valori morali questo fantastico sport che è il calcio, proprio con l’esempio che dimostrano sul campo la “domenica”, in allenamento e nella vita privata, senza far mancare anche qualche loro bella giocata tecnica e di potenza, come ha saputo far vedere l’ecaudoriano, in Sampdoria-Lazio e non solo.

La Partita

Stando ai numeri della partita, la gara è stata piuttosto equilibrata: tre tiri per parte nello specchio della porta avversaria e con un possesso di palla leggermente in vantaggio per i doriani che hanno dovuto anche subire  l’espulsione, per doppio giallo, di Ramirez, alla fine del primo tempo. C’è da dire, però, che la Lazio nella prima parte di gara ha cercato la via del gol con più insistenza, con Correa e lo stesso Caicedo. Quest’ultimo, prima segna un gol e poi, fa le prove tecniche del secondo su un traversone dell’esterno brasiliano laziale, Romulo, che gli serve una palla sul primo palo che l’ecuadoriano colpisce sfiorando la porta alla sinistra del portiere blucerchiato, Audero. Come già detto, su un successivo cross di Romulo, Caicedo trova il passo giusto per rubare il tempo al suo avversario e colpire la palla di testa che si insacca in rete.  Al 33°, su calcio piazzato centrale, da circa 7/8 metri fuori area, Ramirez impegna Strakosha che si distende e toglie la palla dall’angolo basso alla sua sinistra, mandandola in calcio d’angolo.

Al 54°, un’azione partita da Leiva nella propria tre quarti di campo, porta la palla in verticale a Parolo che appoggia per Caicedo che si improvvisa rifinitore e apre sulla destra per l’accorrente Romulo che, entrato in area, controlla la sfera e lascia partire un diagonale che si stampa sul palo alla destra del portiere doriano che nulla avrebbe potuto fare per pararla.  Poi, il solito indomabile Qugliarella, sempre pronto e con un grande fiuto del gol, da grande “cecchino” d’area che è, sfrutta un’indecisione della retroguardia biancoceleste e accorcia le distanze al 57°. Poco dopo, al 61°, un tiro da fuori area di Murru, colpisce il palo e carambola sulla schiena di Strakosha, già battuto e finisce fuori, fortunatamente per la Lazio. Al 75°, su calcio di punizione fuori area sul vertice sinistro della porta difesa da Audero, Parolo appoggia per Immobile, entrato al 63° per sostituire Caicedo, che lascia partire un gran tiro che si stampa sulla traversa e tocca la linea di porta e rientra in campo. Periodo sfortunato per Immobile che non riesce a trovare la via del gol. Su capovolgimento di fronte, al 76° un cross rasoterra dalla sinistra di Jankto smarca davanti alla linea di porta difesa da Strakosha, Defrel che, inspiegabilmente e ancora una volta, fortunatamente per la Lazio, liscia la palla. Finisce la gara e la Lazio può portare a casa tre punti preziosi che fanno ancora sperare per acciuffare il quarto posto…sempre considerando che, anche la qualificazione all’Europa League deve essere l’obiettivo minimo da raggiungere in campionato… perché, come abbiamo detto mille volte, nulla è scontato.

Le dichiarazioni degli allenatori nel Post-Gara

Serie A/Inter-SampdoriaGiampaolo – “Il secondo tempo fa arrabbiare ancora di più pensando al primo. Abbiamo avuto la possibilità di pareggiarla, ma non abbiamo fatto un primo tempo all’altezza. Gli episodi sono figli di una scarsa attivazione mentale e mi riferisco al primo gol e all’espulsione di Ramirez. Quando giochi partite così importanti non devi sbagliare nulla. Il secondo tempo ha dimostrato che la squadra di birra ne aveva.

La Lazio era stanca e chissà in 11 contro 11 come poteva finire. Recriminiamo solo con noi stessi. La Samp non è stata costruita per l’Europa League, per cui per arrivarci dobbiamo essere più forti a livello mentale. Abbiamo perso per nostre responsabilità. Il secondo tempo ha certificato che potevamo fare molto meglio contro una squadra forte ma che oggi non era al completo

Abbiamo fatto un primo tempo non all’altezza sul piano mentale. Il secondo tempo mi fa arrabbiare ancora di più, perché se riesci a raddrizzare una partita così significa che hai qualità e condizione fisica. Ci è mancato l’approccio alla partita. Dobbiamo recriminare con noi stessi e con nessun’altro. I calciatori hanno salvato l’onore con quel secondo tempo, ma abbiamo perso la partita. La Lazio è partita forte e gli abbiamo regalato step mentali. Questo tipo di avversario se gli concedi queste occasioni ti salta addosso. La vittoria della Lazio? Dobbiamo dare merito a loro per i primi 20 minuti, poi abbiamo perso per demeriti nostri.”

InzaghiSimone_3S. Inzaghi – “Ci sono anche gli avversari, la Sampdoria anche in dieci non ha mollato. Probabilmente con il 3-0 di Romulo la partita si sarebbe chiusa, abbiamo preso gol per il tocco di Acerbi che ha rimesso in gioco Quagliarella. Sono tre punti importanti, non dimentichiamo che mercoledì abbiamo giocato una semifinale di Coppa Italia. Abbiamo giocato con umiltà, vincendo una partita che ci tiene vivi. Siamo sempre lì, in finale di Coppa Italia, in Europa League con il Siviglia se non fossimo stati undici contati non saremmo usciti. Quando perdiamo facciamo clamore. Caicedo è un giocatore forte, che già dallo scorso anno ho sempre difeso e quest’anno ho preteso con noi. Dà sostanza alla squadra, è bravo a farci salire, è amato da tutti nello spogliatoio.

Si sta ritagliando uno spazio importante accanto ad attaccanti come Correa e Immobile, è una grandissima alternativa. Nelle ultime quattro ne ha giocate tre da titolare, loro sanno che tra tre attaccanti devo sceglierne due. Per la semifinale Caicedo veniva da due gol consecutivi e ho avuto il dubbio fino alla mattina, poi ho scelto diversamente. Tutti e tre insieme? Avevo pensato a questa soluzione perché li avevo visti tutti e tre bene, pensavo di arretrare Correa nella posizione di Luis Alberto. Cataldi e Badelj però sono professionisti seri, che meritano di giocare.

L’unico ballottaggio che avevo in mente a centrocampo era tra loro due, hanno fatto entrambi bene. Riguardo la Champions League, non dobbiamo guardare la classifica, siamo in ritardo ma questa vittoria su un campo difficilissimo ci tiene dentro. Abbiamo un calendario difficile, ma se le giochiamo tutte con questo spirito sarà un problema anche per le altre.

Tabellino Sampdoria-Lazio

Bandiera SampdoriaSampdoria( 4-3-1-2): Audero, Sala (37° st Gabbiadini), Ferrari, Colley (16° Tonelli), Murru, Linetty (1° st Jankto), Ekdal, Praet, Ramirez, Defrel, Quagliarella.

A disposizione: 33 Rafael, 72 Belec,4 Vieira, 5 Saponara,8 Barreto, 17 Caprari,20 Sau, 22 Tavares, 24 Bereszynski)

All.: Giampaolo.

SS LAZIOLazio(3-5-2): Strakosha, Wallace, Acerbi, Bastos, Romulo (23° st Marusic), Parolo, Leiva, Cataldi (32° st Badelj), Lulic, Correa, Caicedo (19° st Immobile)

A disposizione: 23 Guerrieri, 24 Proto, 3 Luiz Felipe, 4 Patric, 30 Neto, 58 Armini, 66 Jordao, 98 Zitelli.

All. S.Inzaghi.

Marcatori: 3°, 19° pt Caicedo (L); 57° st Quagliarella (S)

Arbitro: Maresca di Napoli.