La promessa

Scuola, stipendi: l’Istat dice che sono saliti molto più che in altri settori. E Bussetti promette aumenti a tre cifre

5 maggio 2019 | 10:00
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Scuola, stipendi: l’Istat dice che sono saliti molto più che in altri settori. E Bussetti promette aumenti a tre cifre

Il ministro Bussetti: “Dobbiamo riconoscere lo straordinario lavoro di chi opera ogni giorno nei nostri istituti, al fianco dei nostri ragazzi”

Scuola -A sentire l’Istituto di statistica, tra i settori della pubblica amministrazione quello della scuola presenta i maggiori aumenti orari rispetto al resto della PA. Per il futuro, invece, avere più risorse per il prossimo rinnovo contrattuale potrebbe portare un aumento a tre cifre: è l’obiettivo dichiarato dal ministro dell’Istruzione ai sindacati, durante l’accordo di Palazzo Chigi, che ha convinto le sigle maggiori a desistere sullo sciopero del prossimo 17 maggio. Secondo le intenzioni, gli aumenti punteranno al recupero della perdita del potere d’acquisto e al graduale allineamento degli stipendi dei docenti italiani a quelli dei colleghi europei.

“Abbiamo certamente intenzione di procedere con il nuovo contratto di comparto – ha detto il ministro Marco Bussetti nel corso di un’intervista – Proprio nei giorni scorsi come governo abbiamo siglato un’importante intesa con i sindacati del mondo della scuola. Dobbiamo riconoscere lo straordinario lavoro di chi opera ogni giorno nei nostri istituti, al fianco dei nostri ragazzi. E ci impegneremo per far sì che questo riconoscimento professionale si traduca in stipendi adeguati.”

“Il paragone con gli stipendi dei docenti europei resta impietoso. Infatti – scrive Orizzonte Scuola -, la forbice tra gli stipendi italiani ed europei è già notevole ad inizio carriera, differenza che cresce riguardo ai docenti della scuola primaria, la cui retribuzione è inferiore di 2.770,95 euro all’anno rispetto a quella dei colleghi europei. A fine carriera il primato è detenuto dai docenti della scuola primaria che percepiscono 9.539,98 euro in meno rispetto ai colleghi europei. Seguono i docenti della scuola secondaria di II grado con un meno 9.235,05 euro all’anno”.