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Ambiente, gli stabilimenti balneari di Tarquinia diventano “plastic free”

8 maggio 2019 | 06:20
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Ambiente, gli stabilimenti balneari di Tarquinia diventano “plastic free”

L’impegno del sindacato balneari: dal 1 giugno 2019 niente più contenitori, piatti e bicchieri di plastica

Tarquinia – “La problematica dei rifiuti marini, oggetto della ‘Strategia europea per la plastica nell’economia circolare’ della Commissione Europea (COM(2018) 28Final), risulta un problema assai rilevante e urgente da affrontare, come confermano i dati sull’inquinamento dalla plastica”.

E’ quanto si legge in un comunicato a firma di Marzia Marzoli, Presidente del Sindacato Italiano Balneari Tarquinia (Sib), che prosegue: “La Commissione Europea, ha deciso di affrontare con azioni mirate e specifiche il problema transfrontaliero dei rifiuti di plastica dispersi nell’ambiente marino, elaborando la proposta di Direttiva cd. “Plastic free” finalizzata a stimolare un approccio di tipo circolare che privilegi prodotti e sistemi riutilizzabili, prevenga la creazione di rifiuti e incentivi le 3R: riciclo, recupero e riutilizzo.

Gli obiettivi della Direttiva comunitaria n. 5483/2019 del 27 marzo 2019, sulla riduzione e sul divieto dell’uso di alcune plastiche monouso che costituiscono il 70% dei rifiuti marini entro il 2021, sono due, prevenire e ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, in particolare l’ambiente acquatico, e sulla salute umana, nonché promuovere la transizione verso un’economia circolare con modelli imprenditoriali, prodotti e materiali innovativi e sostenibili.

La Direttiva europea ‘Plastic free’ intende ridurre progressivamente, fino alla eliminazione totale entro il 2021, l’utilizzo dei prodotti di plastica monouso nelle aree soggette a concessione, ricadenti all’interno del Demanio Marittimo, e nelle aree marine e costiere soggette a tutela.

La Regione Lazio, con la Delibera di Giunta n.197 del 09 04 2019 ha assunto questa priorità ed intende perseguire azioni ed interventi da porre a base di una nuova economia della plastica, in cui la progettazione e la produzione di questo materiale e dei suoi prodotti rispondano pienamente alle esigenze di riduzione, recupero e riciclo.

La deliberazione Regionale ha scelto di promuovere e di perseguire, fin dalla imminente stagione balneare 2019, sul litorale laziale e sulle due isole ponziane, azioni e interventi da porre a base di una nuova economia della plastica che risponda pienamente all’esigenza di un minor utilizzo e al recupero della stessa.

La delibera è rivolta ai 20 comuni costieri del Lazio e come azioni e interventi da porre in essere, suggerisce l’acquisto di arredi e/o attrezzature volte alla diminuzione dell’uso della plastica sulle spiagge libere quali:
– erogatori automatici di acqua potabile e/o distributori di contenitori/borracce riutilizzabili per
acqua;
– strutture dedicate alla raccolta di bottiglie/contenitori riutilizzabili;
– raccoglitori/compattatori di materiali non riciclabili (plastica, carta, alluminio, ecc.);
– altre tipologie anche “creative”.

Poiché la Regione Lazio promuoverà e finanziaerà l’iniziativa denominata ‘Plastic Free Beach 2019’, anche a Tarquinia al fine di perseguire, il più possibilmente il fine della riduzione della plastica, anche i concessionari balneari accetteranno la sfida e inviteranno tutti gli operatori del settore di dichiarare guerra al monouso e coinvolgere tutti i bar e i ristoranti nel progetto Plastic free.

A partire dal 1 giugno 2019, i soggetti titolari di concessioni demaniali marittime potranno dichiarare di utilizzare solo materiali biodegradabili o compostabili, come recita la stessa direttiva europea, per la somministrazione di cibi e bevande, sostituendo i seguenti articoli di plastica monouso:

– posate, piatti, cannucce, mescolatori;
– contenitori per alimenti;
– bicchieri e tazze per bevande.

Inoltre i concessionari, si impegneranno a dare massima diffusione alle linee guida della Regione Lazio per “Plastic free Beach 2019”, e organizzare le iniziative utili ad ottenere un’immediata e significativa riduzione dell’uso dei prodotti in plastica; ciò promuovendo buone pratiche e invitando clienti e fruitori delle attività balneari, compresi i pescatori a depositare i rifiuti di plastica negli appositi contenitori.

(Il Faro online)