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Federico Barra: “Con la Serie A, la mia annata perfetta” foto

Descrive la promozione nella massima serie il capitano della Todis Lido di Ostia. Un gruppo di amici vincenti e una stagione per lui da ricordare. La maglia azzurra e poi la vittoria in A2

Ostia – E’ un simbolo della promozione in Serie A. Di quel successo assaporato lo scorso 19 aprile al Pala di Fiore e di un sogno avverato.

Ha solo 25 anni Federico, ma già sul braccio porta la fascia di capitano di una squadra prima e di un gruppo di amici poi, che ha fatto l’impresa. Ad Ostia Lido. Davanti al pubblico di casa e di fronte ai suoi amici. Il Barra laterale della Todis Lido di Ostia, che il prossimo anno giocherà nella massima serie italiana del calcio a 5 nazionale, è fiero. E dopo tutto, in seguito ad un traguardo del genere, probabilmente, non può che essere così. Quattro anni per lui, il lungo periodo, in cui ha portato la maglia della Todis sulle spalle e tante promozioni. Lo dichiara ad Il Faro on line.

In un pomeriggio lidense piovoso, Federico racconta del sole. Di quel sole della Serie A, acchiappata alla penultima giornata del campionato di A2. Un passo in più quella partita e diretto protagonista lui stesso. E’ stato lui ad aprire le marcature in campo. Ed esultare, gustando già il premio successivo, è stato esaltante. 4 a 1 in tabellino per la squadra del X Municipio. Contro la Tomberi Ortona, la Todis si è presa il suo ambito trofeo. Costruito per un anno e per tanti anni, dietro. In Serie D, ecco la C. Poi è arrivata la Serie B. E dietro l’angolo, oltre l’A2, quel campionato oltre il quale non c’è più nulla da conquistare, se non un titolo internazionale.

La Serie A fa sempre questo effetto. Come nello sport, sono le Olimpiadi la somma competizione a cui partecipare. E stavolta, nel 2019, Federico Barra si è conquistato la sua di somma serie. Insieme ad un gruppo di amici che nel Girone B hanno firmato 52 punti e 89 gol realizzati. In totale. E il capitano lidense, originario del posto, ha fatto del suo: “Mi sarebbe piaciuto realizzare ciò che miei capitani predecessori avevano fatto con le altre promozioni. Io ho raggiunto la Serie A”.

In questo modo, Barra racconta di quella promozione ancora così viva nel cuore. Un puzzle allora, il traguardo ambito. Costruito negli anni. Nel tempo. Con costanza. Allenamenti, sacrifici e sudore. Il pallone li obbliga, come li richiede. In modo imperativo. Si sono fatti trovare allora pronti i campioni della Todis. E Federico da buon capitano li ha guidati in campo: “Determinate situazioni ci hanno fatto diventare amici e ci siamo frequentati anche fuori dal campo – ha ammesso Barra – nei grandi successi, ci sono sempre i grandi gruppi. Altrimenti non si vince”.

Eh no. Non si conquista nulla senza il gruppo di amici. Questo fa lo sport. E come sarà il prossimo anno ? Federico riflette: “Ce la metterò tutta, per difendere questa maglia anche in Serie A”. E la salvezza sarà l’obiettivo principale della squadra di Mister Matranga: “Mi auguro continuerà a crescere in questo modo qui La Todis. Che non si ferma. La promozione è stata il primo check point. Ancora non siamo arrivati al traguardo”. E Federico conta sul suo pubblico. Il dodicesimo uomo in campo. Un fortino il Pala di Fiore in Serie A. Questo il sogno del prossimo anno.

E quale sarà il traguardo massimo ? Intanto, oltre la Serie A non può che esserci la gloria degli annali. E sugli almanacchi i ragazzi lidensi ci sono già, grazie ad una storica promozione in Serie A. Tutto un territorio con i giocatori della Todis. Il mare, la pineta e l’entroterra. Una tradizione, una cultura. Una storia sociale. Una storia sportiva da difendere. E questo vorranno fare i campioni della Serie A2. Prossimi al campionato più emozionante che ci sia.

Un anno eccezionale per Federico. Tanti per lui sono stati gli obiettivi raggiunti. Essere capitano, la convocazione in Nazionale e poi la Serie A. Non poteva chiedere di meglio Barra. E in attesa che cominci il prossimo campionato, si celebra la Todis. Insieme al suo capitano.

Caro Federico, al Pala di Fiore, avete raggiunto un grande traguardo. La Serie A. Quali sono le tue impressioni ?

“Sono quattro anni che indosso la maglia del Lido di Ostia. Ormai per me, è come una seconda famiglia. Questo è il mio primo anno da capitano. Ad inizio stagione, ho detto che mi sarebbe piaciuto realizzare ciò che i miei capitani predecessori avevano fatto con me. Le promozioni in C e in B.  Era il mio sogno. Sono un abitante del territorio del X Municipio. La sento ancora più mia questa vittoria del campionato. Vedere tanti amici sugli spalti, il giorno della festa, esultare insieme a me, riuscendo anche a siglare il gol iniziale della partita che ci ha portati in Serie A, è stata una soddisfazione grandissima”.

Il prossimo campionato giocherete in Serie A. Cosa ti auguri ?

“Ce la metterò tutta per difendere questa maglia anche in Serie A. La promozione è stato un primo passo verso la massima serie. La Todis Lido di Ostia mi auguro continuerà a crescere in questo mondo qui. Che non si ferma. Questo è il primo check point. Ancora non siamo arrivati al traguardo”.

Nel corso della stagione appena terminata sei stato convocato anche in Nazionale..

“Grazie alla Todis Lido di Ostia, sono riuscito a partecipare ad un raduno tecnico della Nazionale giovanile di categoria. Lo scorso mese di marzo. Una grande soddisfazione anche quella. Primo anno da capitano, primo raduno azzurro, il sogno di ogni bambino, e poi la promozione in Serie A. A giugno ce ne sarà un altro di raduno, spero di prendere parte anche a quello. E’ stata un’annata perfetta”.

Come immagini sia la massima serie ? Il campionato sarà probabilmente durissimo..

“Abbiamo avuto la soddisfazione, il merito e la fortuna di scontrarci lo scorso campionato con una squadra di Serie A. in Coppa. Nelle Final Four. Siamo arrivati in finale con una corazzata come Pesaro. Semifinalista dei playoff scudetto. Abbiamo già toccato con mano, quelli che possono essere le difficoltà. Conteremo molto sul nostro campo di casa, in cui abbiamo già raggiunto tanti traguardi. Il nostro fortino. Cercheremo di raggiungere la salvezza il più presto possibile. L’obiettivo primario della prossima stagione”.

Tu sei il capitano della squadra che ha raggiunto la Serie A. Quali sono le caratteristiche principali del team ?

“Nella maggior parte del nostro gruppo siamo italiani. Ci sono anche tre brasiliani, ormai italiani a tutti gli effetti. E’ nato un equilibrio in cui ognuno di noi cercava di fare il massimo per migliorarci durante gli allenamenti e aiutare i compagni in difficoltà. Ciclicamente capita che possono esserci dei periodi calanti. Credo sia stata la nostra forza maggiore. La reciprocità. Il parlare in determinate situazioni ci hanno fatto diventare amici e ci siamo frequentati anche fuori dal campo. Nei grandi successi, ci sono sempre dei grandi gruppi. Altrimenti non si vince”.

(Il Faro on line)