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Montalto, oltre 160 ordigni della seconda guerra mondiale neutralizzati dai palombari della Marina Militare

25 maggio 2019 | 06:05
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Molti dei proiettili rinvenuti avevano esposto l’esplosivo contenuto all’interno a causa della intensa corrosione.

Montalto – Dal 6 maggio al 24 maggio 2019 i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (Gos) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso i Nuclei Sdai (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Ancona, Taranto e La Spezia, hanno condotto tre delicate operazioni rispettivamente nel lago di Garda, di fronte al lungomare di Barletta e al largo di Montaldo di Castro tese a rimuovere e neutralizzare oltre mille ordigni esplosivi risalenti alla seconda guerra mondiale.

Di fronte alla costa di Montaldo di Castro è intervento il Nucleo Sdai della Spezia all’interno di un relitto di una bettolina risalente al secondo conflitto mondiale, per rimuovere e neutralizzare, a solo 1,5 metri di profondità, 57 proiettili da 75 mm, 34 da 20 mm e 72 da 12 mm molti dei quali avevano esposto l’esplosivo contenuto all’interno, a causa della intensa corrosione.

In occasione dell’inizio della stagione estiva è bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensioni possano ricordare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari di Comsubin al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare.

Questi interventi rappresentano una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità anche nelle acque interne, come ribadito dal Decreto del Ministero della Difesa del 28 febbraio 2017, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione a favore della collettività.

Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno recuperato e bonificato oltre 44.000 ordigni esplosivi di origine bellica, mentre dal 1° gennaio 2019 sono già 7.953 i manufatti esplosivi rinvenuti e neutralizzati nei mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i 8.895 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm.

Con una storia di 170 anni alle spalle, i Palombari del Comsubin rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività subacquee essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità ed in qualsiasi scenario operativo, nell’ambito dei propri compiti d’istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) ed a favore della collettività.

Per queste peculiarità gli operatori subacquei delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato possono essere formarti esclusivamente dal Gruppo Scuole di Comsubin che, attraverso dedicati percorsi formativi, li abilita a condurre immersioni in basso fondale secondo le rispettive competenze.

(Il Faro online)