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Afte in bocca, cosa sono e perché si manifestano

6 giugno 2019 | 14:50
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Afte in bocca, cosa sono e perché si manifestano

colpiscono circa il 20% della popolazione, soprattutto giovani in età pediatrica e prevalentemente le donne

Tra le varie patologie legate al cavo orale, le afte in bocca sono tra le più frequenti. Conosciute anche come stomatiti aftose o ulcere aftose, le afte sono delle lesioni cutanee che si formano all’interno della bocca, sul palato, sulla lingua, all’interno delle guance o alla base delle gengive.

Le ulcere si formano quando lo strato cellulare superficiale della mucosa, che riveste la bocca, si assottiglia e possono assumere colore rosso o bianco, a causa delle cellule morte e dei residui alimentari.

Le ulcere aftose sono l’affezione più comune della mucosa orale e colpiscono circa il 20% della popolazione, soprattutto giovani in età pediatrica e prevalentemente le donne.

Questa tipologia di affezione molto frequente nel cavo orale, può presentarsi però anche in altre parti del corpo, come nelle mucose e semi-mucose genitali sia dell’uomo che della donna ma, al contrario dell’herpes, non ha natura contagiosa.

Nell’aspetto si presentano come piaghe dalla forma rotondeggiante o ovale, hanno un colore biancastro, sono circondate da un alone rosso e possono manifestarsi sia singolarmente che a gruppi.

Hanno pochi millimetri di grandezza ma possono essere molto dolorose impedendo a chi ne è affetto di compiere serenamente azioni quotidiane come mangiare, parlare e deglutire. Le afte non sono contagiose e tendono a guarire nel giro di una o due settimane. Nei casi in cui le afte tendano a comparire più frequentemente, si parla di stomatite aftosa recidivante, anch’essa non contagiosa.

Nella loro prima fase, appena compaiono all’interno del cavo orale, sono coperte da una patina biancastra composta da strati di fibrina, una proteina coinvolta nella coagulazione del sangue.

La loro comparsa può essere generata da diverse cause. Le ulcere aftose possono insorgere, infatti, in seguito a un’infezione, a una malattia sistemica o a una reazione allergica mentre altre volte possono avere una causa sconosciuta.

Le cause più comuni delle afte in bocca

Tra le cause più comuni che generano la comparsa di afte orali ci sono:

  • Piccoli traumi al cavo orale, come mordersi una guancia o l’utilizzo di cibi acidi o piccanti o dell’uso scorretto dello spazzolino;
  • Squilibri ormonali;
  • Una dieta povera di vitamina B12, zinco, acido folico (folati) e ferro;
  • Stomatite aftosa ricorrente;
  • Infezioni virali come l’herpes simplex e l’herpes zoster;
  • Infezioni causate da funghi o batteri;
  • Lesioni o irritazioni causati da alimenti o sostanze chimiche;
  • Uso di tabacco;
  • Uso di alcuni tipi di farmaci come i chemioterapici;
  • Radioterapia;
  • Patologie sistemiche;
  • Infezione da Helicobacter Pylory (un batterio spiraliforme che può colonizzare la mucosa gastrica);
  • Sindromi di immunodeficienza e farmaci immunosoppressori;
  • Malattie infiammatorie croniche intestinali (come ad esempio la celiachia, il morbo di Crohn e la colite ulcerosa).

Le afte in bocca come sintomo di una patologia

Sono diverse le malattie, infatti, che possono arrivare a colpire anche la bocca. Come la sindrome di Behçet, una malattia infiammatoria che colpisce molti organi e può provocare la formazione ricorrente di afte sintomatiche alla bocca.

Anche la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica, ma anche il lichen planus, il pemfigo volgare e il pemfigoide bolloso, tutte malattie cutanee che possono causare la formazione di afte ulcerose sulla mucosa della bocca.

Tra le malattie che possono avere come sintomo la formazione di stomatiti troviamo anche le malattie infiammatorie intestinali, come il morbo di Crohn e la celiachia.

Intolleranze alimentari e afte in bocca

Sia la celiachia che il morbo di Chron, entrambe malattie intestinali, causano nel paziente la formazione di ulcere aftose atipiche a volte anche molto frequenti.

In generale, tra le manifestazioni della celiachia si possono contare alcune affezioni al cavo orale. Nel caso specifico della celiachia, infatti, le lesioni possono verificarsi sia su tessuti duri, quindi sui denti causando una demineralizzazione dello smalto a vari livelli, sia su tessuti molli, quindi con la comparsa di afte all’interno della bocca.

Tutte queste patologie del cavo orale possono essere considerate dei sintomi utili per un primo screening della celiachia considerando infatti che nel 23,3% dei soggetti affetti da celiachia, contro il 9% dei soggetti sani, sono stati individuati dei difetti dello smalto dentario così come la presenza di lesioni dei tessuti molli è stata significativamente maggiore nei pazienti celiaci rispetto ai controlli.

Tuttavia, presentare una demineralizzazione dallo smalto dentinale e soprattutto la formazione di afte in bocca, non significa necessariamente essere celiaci

La differenza tra afte comuni e stomatiti aftose

La differenza tra le comuni afte e le stomatiti aftose atipiche, sintomo frequente nei celiaci non ancora diagnosticati sta soprattutto nel fatto che le prime compaiono normalmente durante i primi dieci anni di vita, quindi in età pediatrica, mentre le seconde possono comparire anche in età adulta. Altro fattore decisivo per riuscire a differenziare le une dalle altre è la loro frequenza. Nel caso della persona affetta da celiachia non diagnosticata, infatti, la comparsa di afte è talmente frequente che spesso non si fa in tempo a guarire da una che subito ne appare un’altra o, peggio ancora, se ne presenta più di una contemporaneamente.

È fondamentale, quindi, recarsi dal proprio medico curante nel caso di comparsa frequente di stomatiti aftosi perché possono essere sintomo di celiachia ma anche di altre patologie serie che possono causare un malassorbimento come le sopracitate malattie infiammatorie intestinali o malattie di deficit immunitari come l’infezione da HIV.