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Fiumicino, 2Punto11: “Stop ai finanziamenti pubblici all’Anpi”

I militanti: "Riteniamo sia giusto che siano i cittadini a scegliere di finanziarla o meno, e non alcuni settori dello Stato"

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Fiumicino – “E’ giunto il momento di dire basta all’ennesimo gesto di prepotenza politica da parte della sinistra e dell’Anpi. Due realtà che pretendono di dettare le condizioni dell’agire politico senza aver fatto i conti con la storia. Ricordiamo infatti che coloro che oggi danno le pagelle di ‘buona condotta’ sono ‘nipoti’ di Stalin, di Mao e di Pol Pot, dittatori responsabili di milioni di morti in nome del comunismo”.

E’ quanto si legge in un comunicato diffuso dall’associazione 2Punto11 di Fiumicino, che prosegue: “Nonostante i popoli, che li hanno conosciuti veramente attraverso il ‘socialismo reale’, li abbiano cacciati attraverso lotte, rivolte e rivoluzioni, sono sempre qui, in Italia,a dire chi può parlare, chi può fare cultura, chi può fare politica, e chi no. Noi non ci stiamo a questa dittatura mascherata dall’ipocrisia del ‘politicamente corretto'”.

“Per questo da sempre ci troviamo schierati dalla parte del popolo vero, quello che suda e che combatte ogni giorno contro la finanza e i nuovi schiavisti che permettono il vergognoso traffico di essere umani a cui assistiamo ogni giorno nelle acque del Mediterraneo – si legge nel comunicato -. Siamo sovranisti, non restauriamo né rinneghiamo le nostre fonti ispiratrici; ma cerchiamo con umiltà e coraggio di migliorarci sempre e soprattutto di adeguarci alle esigenze dei nuovi tempi”.

Non ci permettiamo di strumentalizzare la storia per fini politici, ma siamo disposti ad affrontare i temi del fascismo, del comunismo e delle liberal-democrazie, in qualsiasi sede storica, cercando l’obiettività e non l’odio e la menzogna”, prosegue.

“Annunciamo che inizieremo una battaglia per togliere i finanziamenti all’Anpi. Vista la sua pretesa ‘popolarità’, riteniamo sia giusto che siano i cittadini a scegliere di finanziarla o meno, e non alcuni settori dello Stato italiano”.

(Il Faro online)

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