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Scuola, maestri con diploma magistrale e laurea in Scienze della formazione primaria

In arrivo il concorso straordinario bis: basterà un anno di servizio

Scuola – Il Governo starebbe seriamente pensando ad un secondo concorso riservato per salvare i diplomati magistrale dalla mannaia del Consiglio di Stato che li ha estromessi dalle GaE oltre che per assorbire i tantissimi laureati in Scienze della formazione primaria che campeggiano nelle graduatorie: si tratta di un progetto, riservato a personale docente abilitato all’insegnamento, del quale si è fatto portavoce il Senatore Mario Pittoni (Lega), presidente della VII Commissione di Palazzo Madama.

LA PROPOSTA

La proposta sembra già a buon punto: al momento – scrive oggi Orizzonte Scuola – è in cantiere, ma potrebbe vedere la luce nelle prossime settimane. Scorrendo la bozza, si scopre che la disposizione consiste in un emendamento che modifica l’articolo 4, comma 1-quinquies del Decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, convertito nella legge del 9 agosto 2018, n. 96, recante “Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese”. Stiamo parlando del concorso riservato per i diplomati magistrale prima inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento dopo il provvedimento giurisdizionale e poi estromessi dopo la doppia sentenza negativa del Consiglio di Stato. In quel decreto dello scorso anno si avviava un concorso a cattedra riservato e semplificato per quel personale docente del primo ciclo con due anni di servizio specifico anche non continuativo, su posto comune o sostegno, nel corso dell’ultimo ottennio.

COSA SERVE PER ACCEDERE

Il nuovo emendamento punterebbe invece a bandire un concorso bis per i docenti che siano forniti del titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o di analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, oppure attraverso il conseguimento del diploma magistrale con valore di abilitazione o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia, entro l’anno scolastico 2001/2002. La novità, rispetto allo scorso anno, è che dovranno aver svolto, sempre nel corso degli ultimi otto anni scolastici, almeno una annualità di servizio specifico, anche non continuativo, su posto comune o di sostegno, presso le istituzioni scolastiche statali. Coloro che parteciperanno alla procedura e saranno ritenuti idonei si ritroveranno inclusi in una graduatoria di merito dalla quale saranno attribuiti, anche per le immissioni in ruolo, i posti residui allo scorrimento delle graduatorie relative al concorso riservato del decreto 87.

LA POSIZIONE DELL’ANIEF

Secondo il sindacato Anief: “il dimezzamento degli anni di servizio per l’accesso al concorso riservato per diplomati magistrale e laureati in Scienze della formazione primaria, in assoluto, sarebbe anche una buona notizia: la novità viene però decisamente depotenziata dal momento in cui il concorso continuerà a preclude l’accesso a tantissimi docenti”.