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Sea Watch 3, l’Autorità garante per l’infanzia chiede lo sbarco e accoglienza per i minori non accompagnati a bordo

28 giugno 2019 | 15:18
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Sea Watch 3, l’Autorità garante per l’infanzia chiede lo sbarco e accoglienza per i minori non accompagnati a bordo

Filomena Albano: “Se confermata la presenza dei quattro Msna va applicata la legge 47/2017”. Dichiarazione della rete europea dei garanti sui diritti dei minori in mare

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, ha scritto al comandante generale della Guardia costiera, Ammiraglio Giovanni Pettorino per verificare se è confermata la presenza di quattro minorenni non accompagnati a bordo della Sea Watch 3, ormeggiata in acque territoriali a Lampedusa.

In caso affermativo, ha ricordato l’Autorità garante, va applicato quanto previsto dalla legge 47/2017, il quale stabilisce che: “In nessun caso può disporsi il respingimento alla frontiera di minori stranieri non accompagnati“.

Ciò implica anche un’adeguata accoglienza, vale a dire vanno garantiti i diritti delle persone di minore età attraverso lo sbarco e le procedure previste dall’art. 5 della legge 47/2017 (identificazione, ascolto, nomina del tutore, ricongiungimento, affidamento e inclusione). La nota è stata inviata per conoscenza anche al Capo Dipartimento libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’interno, Prefetto Michele di Bari.

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, coglie l’occasione poi per ricordare che i Garanti dell’infanzia e dell’adolescenza della rete europea dell’Enoc (European Network for Ombudspersons for Children) hanno formulato lo scorso 21 aprile una dichiarazione indirizzata autorità nazionali a proposito di minorenni migranti in mare (https://enoc.eu/?p=2390).

Il documento, in sintesi, chiede che bambini e ragazzi migranti non siano lasciati in mare aperto e in acque territoriali in attesa di uno sbarco sicuro.

Si tratta, secondo Enoc, di un comportamento non conforme al principio di solidarietà, umanità e protezione delle persone di minore età. L’Autorità italiana ha avuto una parte attiva nell’elaborazione del documento.

(Il Faro online)