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Cerveteri, De Angelis e Orsomando: “Degrado e assenza di acqua nei cimiteri”

15 luglio 2019 | 19:00
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Cerveteri, De Angelis e Orsomando: “Degrado e assenza di acqua nei cimiteri”

Appello dei consiglieri d’opposizione al Sindaco: “Risolva il problema al più presto”

Cerveteri – “Tra sabato e domenica13 e 14 luglio 2019, abbiamo ricevuto alcune segnalazioni di famiglie e persone anziane che si lamentavano di un forte degrado e la quasi totale assenza di acqua nei cimiteri di Cerveteri e, in particolare, nel cimitero nuovo in via dei Vignali”.

Lo affermano, in una nota, i consiglieri comunali De Angelis e Orsomando, soffermandosi sul problema della scarsa presenza di acqua nel cimitero della cittadina, portando all’attenzione dell’Amministrazione le segnalazioni di alcune persone.

“La storia che ci ha più colpito – continuano –  è stata quella di una signora di 85 anni, vedova, che spesso si reca a far visita, tra mille difficoltà, alla tomba del marito (sepolto a terra), loculo che dista circa 100 metri da una fontanella lì presente.

E’ proprio dalla famiglia di questa signora – aggiungono i consiglieri – che siamo stati informati che la fontanella in questione, come del resto succede in altri cimiteri di Cerveteri, oltre ad essere piena di ‘vellutello’ e avere una forte presenza di api, eroga un misero filo d’acqua che rende un’impresa impossibile persino riempire due tanichette per i fiori da mettere sulle tombe dei propri cari o pulire uno straccio per togliere polvere e sporcizia dalle stesse.

Se poi a fare tutte queste operazioni sono persone anziane che devono fare su e giù per prendere un poco d’acqua, allora le difficoltà sono pericolose per la salute.

Poi, ci sono state segnalate altre situazioni di degrado – continuano –  che noi già in passato abbiamo contestato, come ad esempio, la corposa presenza di aghi di pino che cadono sopra le tombe e intorno ad esse e non si capisce perché non vengono spazzati e tolti (per chi non lo sapesse sono gli stessi aghi che vanno ad otturare le caditoie di scarico acque provocando possibili allagamenti) oppure la forte presenza di zanzare.

Non si può pensare di lasciare in queste condizioni un luogo destinato al culto dei morti con l’impossibilità a riempire con un po’ d’acqua i portafiori, erbacce e sterpaglie che sovrastano le tombe, condizioni igieniche indescrivibili, il tutto sotto lo sguardo di un’amministrazione poco attenta”.

(Il Faro online)