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Appia candidata come patrimonio dell’Unesco? Sperlonga si scaglia contro la delibera di Itri

L'assessore di Sperlonga D'Arcangelo si è detto "basito" per la decisione "unilaterale" del Comune di Itri, che, sarebbe venuto meno al suo ruolo di capofila.

Sperlonga e Itri – Negli ultimi giorni, a tenere banco, su al Comune di Sperlonga, è la “splendida solitudine” con cui il Comune di Itri ha dato il proprio via libera, con delibera di Giunta, all’adesione della candidatura della Via Appia come patrimonio dell’Unesco.

Una decisione “unilaterale” che ha lasciato “basito” l’assessore del comune sperlongano Stefano D’Arcangelo che, in una nota, fa sapere: “Il Comune di Itri ha deliberato unilateralmente la partecipazione attiva al riconoscimento della Via Appia Antica come patrimonio dell’Unesco, affidando la promozione e valorizzazione di questo importante e straordinario cammino storico-culturale ad una emerita Associazione di Latina.

Niente dal ridire nel merito del riconoscimento dell’Unesco, ma l’Amministrazione comunale di Itri, così facendo (in splendida solitudine), è venuta meno al suo ruolo di Ente Capofila, affidatole da ben 17 partner istituzionali locali e comprensoriali attraverso un apposito Protocollo d’Intesa e sulla base di un Piano d’Azione preliminare approvato da tutti, riguardante proprio la promozione e valorizzazione dell’antica Via Appia (9 comuni, 3 Parchi regionali, 2 Comunità Montane 1 Consorzio di Bonifica e ex APT di Latina).

Un’adesione unitaria al riconoscimento da parte dell’Unesco avrebbe avuto un orizzonte ed un respiro politico-istituzionale molto più ampio e più forte. Avrebbe rafforzato altresì la coesione istituzionale dell’intero comprensorio del Basso Lazio.

Non solo. L’assessore D’Arcangelo sottolinea come, con questa decisione, il Comune di Itri si sia posto “fuori dagli accordi sottoscritti e mantiene ancora fermo, da oltre 2 anni, nei suoi cassetti polverosi, un progetto strategico fondamentale per l’intero comprensorio del Sud pontino.”

Poi, D’Arcangelo conclude: “Ritengo essenziale e urgente, in quanto promotore del progetto, la convocazione di tutti gli Enti aderenti al Piano d’Azione per la “Promozione e Valorizzazione dei Cammini storici: Via Appia, Via Francigena e Via Flacca Antica“ al fine di rivedere l’organizzazione funzionale del progetto, condividere e rilanciare le necessarie azioni da mettere in campo, anche alla luce dei notevoli finanziamenti già impegnati dal Governo nazionale e dalla Regione Lazio. Diversamente rischiamo di perdere una importantissima opportunità e di essere tagliati fuori, appunto, in splendida solitudine.”

In foto: un tratto della via Appia

(Il Faro on line)