Arredi scolastici ad Ardea, condanna da 36.000 euro per Petricca. Salvi Cucuzza e Tovalieri
Una storia risalente al 2013 arriva alla sentenza di primo grado
Ardea ā La sentenza del Tribunale ordinario di Velletri, Seconda sezione civile, nella persona del Giudice dott. Francesca Colluarriva, ĆØ una mazzata: āIl Tribunale Dichiara ai sensi dellāart. 191, comma 4 del TUEL, responsabile della fornitura Petricca Nicolaā¦ e lo condanna al pagamento in favore della SIGI della somma pari ad ā¬ 35.928,14 oltre interessiā. Carenza di legittimazione passiva invece per gli altri due accusati, Giovanni Cucuzza e Sabrina Tovalieri, assolti perchĆ© estranei allāordine effettuato.
Insomma, rispetto alla storia della Sigi srl e degli arredi scolastici acquistati senza copertura finanziaria ā una vicenda risalente al 2013 ā secondo il Tribunale Cucuzza (dirigente comunale) e Tovalieri (funzionario comunale) non commisero alcuna leggerezza, segnalando anzi la mancata copertura economica. Diversa la posizione dellāassessore alla scuola Nicola Petricca che, secondo i giudici, ha spinto per ottenere quegli arredi che lāallora dirigente scolastico Carlo Eufmei chiedeva, anche in assenza di copertura economica.
La storia
La SIGI nel 2013 ha effettuato la fornitura di arredi scolastici richiesti da Eufemi. Non essendo intervenuto alcun pagamento nĆ© alcuna deliberazione di approvazione del debito fuori bilancio da parte del Comune di Ardea, perĆ², ĆØ partita la battaglia legale, ritenendo direttamente responsabili della fornitura i soggetti (assessore, dirigente e funzionario) che dal Comune si erano occupati della questione.
La somma, decisa come condanna in primo grado ai danni di Petricca, trae origine dallāingiunzione del Tribunale di Velletri rivolta al Comune di Ardea di pagare alla SIGI la somma di ā¬ 55.921,28 per aver fornito il mobilio in favore del Comune di Ardea relativo allāarredamento della scuola dellāinfanzia.
La questione ĆØ complessa: sono tre le fatture āincriminateā, una delle quali ĆØ stata pagata, le altre invece non sono state considerate dal Comune in quanto ā a detta dellāAmministrazione ā i mobili corrispondenti non erano mai stati ufficialmente ordinati.
La SIGI perĆ², ha dimostrato che a sostegno della richiesta che lāallora Dirigente scolastico Eufemi, Nicola Petricca, con email dellā11.9.2013 trasmetteva alla SIGI un ordinativo degli arredi per le scuole; non solo, ma che la fornitura sia stata effettivamente conclusa, lo dimostrerebbe unāaltra mail, stavolta di Eufemi, che dava atto della mancanza di alcuni materiali chiedendo, sostanzialmente, lāintegrazione della fornitura.
LāAvv. Cucuzza perĆ², comunicĆ² che non era possibile acquistare gli arredi richiesti, per carenza di fondi, Dunque ā afferma il giudice ā nessuna responsabilitĆ puĆ² ricadere su chi aveva detto che quellāordinazione non andava fatta.
CosƬ come nulla puĆ² essere imputato ā dice sempre il giudice ā a Sabrina Tovalieri, in quanto non ha mai preso parte a riunioni in cui veniva discussa la fornituram e ha disconoscendo il documento ove venivano descritti gli arredi e materiali ritenuto firmato da lei.
āDalla documentazione in atti ā ĆØ scritto in sentenza ā emerge chiaramente come il Cucuzza e la Tovalieri siano soggetti estraneiā.
Differente la posizione di Petricca che ha negato lāinvio dellāordinativo dei materiali, effettuato tramite la propria e-mail; ma unāaccurata indagine ha trovato traccia delle comunicazioni della mail personale di Petricca verso lāazienda di produzione di arredi, nonchĆ© ulteriori comunicazioni tra lo stesso Petricca e il Comune, sempre via mail. con allegato lāelenco della fornitura; ciĆ² rende, quindi, secondo il Tribunale, verosimile la responsabilitĆ diretta e personale di Petricca.
Da qui la sentenza di primo grado, pesantissima, di dover pagare circa 36.000 euro di tasca propria. Ora Petricca potrĆ , tramite i suoi avvocati, ricorrere in appello.