Coronavirus: in centinaia a Ponte Milvio per la movida, D’Amato: “Nun se po’ fa!”

8 marzo 2020 | 15:52
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Coronavirus: in centinaia a Ponte Milvio per la movida, D’Amato: “Nun se po’ fa!”

L’assessore alla Sanità: “Bisogna evitare assembramenti di massa e capire che per battere Covid-19 è necessario senso di responsabilità da parte di tutti”

Roma – Locali pieni e strade affollate di giovani. Nonostante i divieti e le raccomandazioni, la gioventù romana “sfida” il coronavirus e si riversa nelle strade del centro e nelle zone della movida per godersi il weekend. “Nun se po’ fa! Bisogna evitare assembramenti di massa e capire che per battere Covid-19 è necessario senso di responsabilità da parte di tutti”, il commento dell’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.

Che su Twitter poi ringrazia il personale sanitario tutto: “Grazie dello sforzo titanico. Il sistema sanitario unito ce la può fare. Stiamo mettendo in campo il numero più alto di posti letto di terapia intensiva dedicati a Covid-19 dell’intero paese”.

“Il sistema sanitario unito ce la farà”, ribadisce poi D’Amato al termine della riunione in videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl.

Durante la riunione è stato fatto un bilancio della situazione attuale: Asl Roma 1 è stato intercettato un sospetto caso positivo al Covid-19 alla Casa della salute Prati-Trionfale, trasferito allo Spallanzani. Gli operatori hanno agito in sicurezza. Si tratta del primo caso intercettato da una struttura della rete territoriale.

All’Asl Roma 2 due i medici positivi, 89 persone uscite dalla quarantena e 460 persone in sorveglianza domiciliare; Asl Roma 3 sono 192 le persone in sorveglianza domiciliare, 8 i dimessi dallo Spallanzani che proseguono percorso domiciliare; Asl Roma 4 sono 90 le persone in sorveglianza domiciliare, 2 i ragazzi di Civitavecchia con sospetta polmonite; Asl Roma 5 sono 3 i positivi e 97 in sorveglianza domiciliare; Asl Roma 6 decesso di una donna 90enne al Sant’Anna positiva al Covid 19, sono 480 in sorveglianza domiciliare; Asl di Rieti isolamento per 22 soggetti, potenziata la terapia intensiva e si conferma un caso positivo da Fara Sabina trasferito allo Spallanzani; Asl di Latina è in corso la verifica su 12 posti a pressione negativa in più; Asl di Viterbo sono 112 i nuclei in quarantena; Asl di Frosinone sono stati attivati 7 posti di terapia intensiva e 6 posti aggiuntivi di malattie infettive.

Sono 280 in sorveglianza domiciliare ed è stata attivata la consegna domiciliare dei farmaci per pazienti fragili. Decesso infine di un uomo di 75 anni a Cassino positivo a Covid-19 è in corso l’indagine epidemiologica.

In queste ore, anche l’Ospedale Israelitico di Roma è impegnato, come la maggior parte degli ospedali italiani, a dare supporto al Sistema Sanitario Nazionale per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Nello specifico l’Ospedale Israelitico sta lavorando in sinergia con l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani e i Pronto Soccorso di tutta Regione Lazio, ottemperando alle disposizioni del Presidente della Regione Lazio.

L’Ospedale continuerà a garantire il funzionamento dei servizi e in particolare le prestazioni nei confronti di pazienti urgenti e oncologici, ma al fine di supportare al meglio il Sistema Sanitario Nazionale nella gestione complessa dell’emergenza non potrà accogliere ricoveri provenienti da domicilio senza eccezione alcuna.

(Il Faro online)