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Covid-19 a Fondi, il parroco di S. Paolo: “Messa in streaming e chiesa aperta per senzatetto”

22 marzo 2020 | 06:30
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Covid-19 a Fondi, il parroco di S. Paolo: “Messa in streaming e chiesa aperta per senzatetto”

La testimonianza di don Erasmo: “La gente è rassegnata, ha capito che deve restare a casa. Papa Francesco a via del Corso? Ha fatto capire che oltre alla medicina serve la preghiera”

Fondi – “Già da un mesetto l’attività della parrocchia è diminuita, la messa ora si celebra a porte chiuse e la domenica alle 10,30 la trasmettiamo in diretta sulla nostra pagina Facebook”. Don Erasmo, parroco della chiesa di San Paolo a Fondi, racconta l’attività “in prima linea”, come la definisce lui stesso, nella zona rossa del Lazio (leggi qui). “Si cerca di mandare schede e video ai ragazzi del catechismo, trasmettergli attività da fare con i genitori. Per le preghiere poi – dice – ci raduniamo virtualmente con i social, al telefono o su whatsapp”.

E sul cambiamento drastico di abitudini imposto con una ordinanza emessa dopo l’aumento esponenziale a Fondi di casi di coronavirus, spiega: “Fino a pochi giorni fa, prima del blocco definitivo, ho fatto visita agli ammalati, celebrato i funerali al cimitero come da attuale disposizione. La gente è rassegnata – continua – ha capito che deve stare ferma a casa”.

E su Papa Francesco e la sua “incursione” improvvisata nella centrale via del Corso, a Roma (leggi qui), giorni fa, don Erasmo dice: “Ha fatto bene, perché ha dato un segno della testimonianza che oltre alla medicina serve la preghiera e la fede. Così come la carità, che in questi giorni portiamo alla gente senza un tetto, l’assistenza alle famiglie senza reddito attraverso la distribuzione di alimenti”.

Ma non solo, perché “abbiamo deciso di tenere la chiesa aperta anche di notte, soprattutto in questi giorni, per chi una casa dove stare non la ha. Un paio di notti è venuto a dormire un uomo qui, un uomo solo che non ha alternative”.

E sulle donazioni don Erasmo risponde: “Il Vaticano fa già tanto, non solo economicamente – risponde alle lamentele di quanti reclamano un supporto maggiore dalla Chiesa – Dà tempo, energie attraverso i volontari che continuano a lavorare. Dà sostegno a diversi ospedali, la Cei e la nostra diocesi di Gaeta si sta muovendo per portare aiuti alle famiglie difficoltà, continua il servizio anti usura. Ma i gesti buoni non vanno sbandierati”.

(fonte Adnkronos)